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Da un compagno in carcere

muralespugno

riceviamo e pubblichiamo:

La grave crisi del movimento antagonista italiano è sotto gli occhi di tutti ed a pagare il prezzo più grande di tale stato vegetativo è senza ombra di dubbio l’antifascismo militante.
Negli ultimi mesi infatti abbiamo assistito pressoché inermi a quelle che sono state le peggiori aggressioni degli ultimi anni ad opera di gruppi neofascisti e le uniche risposte da parte di noi compagni sono stati cortei e, nel peggiore dei casi, sterili comunicati.
La morte di Emmanuel, rifugiato nigeriano ucciso a Fermo da un militante di casapound, è solo l’ultima di una serie di omicidi della mano nera fascista.
È ora di reagire!
Riteniamo sia da persone vili restare a guardare questa escalation e pertanto crediamo sia giunto il momento di aprire al nostro interno una seria discussione in modo da arginare questa spirale di violenza. Un momento che non miri a capire i motivi di tali aggressioni o analizzare la galassia nera, bensì un momento per discutere seriamente le azioni da mettere in campo per annientare il nemico.
La storia insegna che il fascismo si sconfigge sul campo e il modello a cui vogliamo rifarci è quello degli Arditi del Popolo, formazioni di combattenti che alla violenza fascista contrapposero la violenza del proletariato, ripagandoli con la stessa moneta.
Sembreranno questi discorsi forti per le orecchie degli antifascisti da parata ma se è vero che la resistenza è un valore, allora vanno date risposte da partigiani.
Siamo stufi di piangere i compagni caduti e non intendiamo attendere che venga fatta giustizia nelle aule di qualche tribunale, giustizia che sistematicamente viene disattesa; vogliamo al contrario vendicare i nostri morti.
I fascisti devono temere di uscire dalle fogne e l’unico modo per farli vivere nel terrore è attraverso la creazione di avanguardie metropolitane.
Il nostro invito è di discutere all’interno di ogni realtà questo scritto e di iniziare a ragionare in ogni territorio su come dare gamba e testa a quanto da noi proposto.

I compagni non si piangono… si vendicano!

Figli della Resistenza

 

Posted in antifascismo.