26 giugno. La vacanza di una famiglia ad Alba Adriatica si trasforma in un incubo in giro per ospedali, fino ad arrivare al Salesi di Ancona. Una piccola di due anni è stata ricoverata prima in rianimazione, poi nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico marchigiano. La diagnosi è ormai certa: la bambina è stata colpita dal rotavirus. Quest’ultimo è la principale causa di gastroenterite nell’infanzia e si trasmette col contatto delle mani o con acqua e oggetti contaminati con materiale fecale. Il padre aveva notato nell’acqua la «presenza di elementi fecali, acqua torbida ed oleosa» e anche che «i miei due figli, dopo il bagno hanno lamentato prurito, che cessa dopo una prolungata doccia, ma nella piccola di anni 2 ha lasciato una eruzione cutanea». Racconta anche che il 15 giugno, alle 6 del mattino ha fatto «una passeggiata fino alla foce del fiume in direzione nord verificando un flusso consistente di colore marrone scuro con una particolare caratteristica oleosa». La situazione poi precipita. La piccola di 2 anni ha iniziato a vomitare e domenica 23 i genitori la portano al pronto soccorso di Sant’Omero. Qui le prescrivono sali minerali e fermenti lattici. La situazione peggiora la mattina successiva, la bimba non beve più ed è come assopita, e così la mamma la porta all’ospedale di Atri. «Qui, appena varcata la soglia, diventa blu e viene presa da convulsioni», racconta la madre, molto turbata nel raccontare tutta la storia, «per cui viene subito ricoverata». «Aveva i vasi collassati, ci hanno messo un’ora e mezza per prendere la vena», aggiunge il padre, «e farle la flebo». Ma le condizioni peggiorano e lunedì sera la piccola viene trasferita al Salesi: qui la sedano e la ricoverano in rianimazione. Ma poi, per evitare che contagiasse gli altri bambini nello stesso reparto l’hanno trasferita nel reparto di neuropsichiatria infantile. E’ ancora sedata, ma i medici, che confermano la diagnosi di rotavirus, hanno rassicurato i genitori. «L’ansia per le sorti della mia piccola è terribile, spero che tutto questo non le porti degli strascichi» si augura la madre. «Ci sono altri bambini colpiti dal virus, li ho visti al pronto soccorso, non si può accettarlo supinamente», dice il padre. La situazione ricorda quanto accaduto nell’agosto 2010: dei bambini, oltre 40 quelli che lo dichiararono, colpiti da gastroenterite dopo l’inquinamento delle acque del Vibrata e del tratto di mare antistante la foce. Bambini che avevano fatto il bagno ad Alba e Martinsicuro, poi ricoverati in ospedale.
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