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Perquisizione domiciliare ad una compagna

Due sere fa, i carabinieri si sono presentati al domicilio di una nostra compagna, in provincia di Teramo, alle soglie dell’orario del coprifuoco che, viste le restrizioni, sembra essere diventato un orario “ideale” per gli sgherri per le loro incursioni.
Con la scusa di cercare armi e droga (41 tulps), hanno fatto una lunga e capillare perquisizione al domicilio della nostra compagna.
Che si trattava di una scusa, é stato fin da subito dimostrato dagli “interessi” degli stessi carabinieri: opuscoli, libri, riviste anarchiche, e poi ancora computer, cellulare, chiavette ed hard disk esterni.
E ancora, attrezzi da giardinaggio.
Il motivo, poi svelato dagli stessi carabinieri, era che qualche giorno prima (da quanto riportato anche dalle cronache locali), vi era stata una liberazione animale, con taglio delle recinzioni e la totale liberazione delle lepri di allevamento.
La compagna poi é stata portata presso la locale caserma per oltre due ore, dove tutto il materiale indicato in precedenza (computer, chiavette, macchine fotografiche, telefono ecc…) é stato, molto presumibilmente, controllato e copiato.
Ovviamente non sono mancate da parte dei carabinieri domande insistenti su quale sia l’attività della nostra compagna e sul “Campetto Occupato”.
Dopo oltre due ore, come detto, la compagna é stata rilasciata con un verbale di perquisizione che nulla diceva di tutto il materiale archiviato dagli sgherri.
A lei, va tutta la nostra vicinanza e solidarietà.

Posted in repressione.