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Dalla parte dei detenuti

24 febbraio. A detta delle guardie, negli ultimi giorni, vi sono state due aggressioni, da parte dei detenuti contro i secondini, nel carcere di Teramo. L’altro giorno una detenuta ha aggredito un’agente, nel momento in cui quest’ultima ha aperto il cancello per mandare un’altra detenuta, che dimora a nella stessa stanza, in infermeria. Una volta aperto il cancello della cella, sarebbe stata tirata per i capelli e malmenata. Per il forte colpo ricevuto la guardia sarebbe poi svenuta e caduta a terra. Nelle ultime ore è toccato ad un ispettore il quale si è visto scagliare addosso una scarica di pugni. L’ispettore è stato costretto a tornarsene a casa con diversi giorni di prognosi.

Questi i racconti delle guardie, perché, le notizie che escono dal carcere, escono per la gran parte sotto forma di comunicati delle guardie. In cui, ovviamente, non si parla delle condizioni dei detenuti. In cui, atti di protesta o ribellione, vengono fatti passare come atti di follia; piuttosto che come risposte concrete ad una situazione insopportabile. Noi, pur non conoscendo le dinamiche esatte degli avvenimenti in questione, abbiamo ben poco da che indagare. Perché staremo sempre dalla parte di un detenuto che picchia una guardia, per le sue ragioni, qualunque esse siano.

 

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