Per una volta, anche dalle pagine di questo blog, viene levato un sassolino dalla scarpa che, per quanto può essere un sassolino insulso ed insignificante, tocca levarlo per un senso di fastidio insopprimibile che produce. Di cosa stiamo parlando? Del comunicato uscito in questi giorni a firma di “Prospettiva Comune” di Teramo riguardo all’ex Ospedale Psichiatrico cittadino. Incuriositi dagli estensori dello scritto, più che dai contenuti che francamente non fanno minimamente parte (nelle elaborazioni e nei progetti) del nostro mondo, siamo andati a dare uno sguardo al comunicato originale, in cui vi è anche il titolo: ANARCHIA E’ POTERE. E qui è sopraggiunto un prurito insopprimibile che ci fa, giusto un attimo – non temete-, mettere becco nella vicenda. Oddio, se uno avesse voglia, potrebbe parlare per ore delle contraddizioni già insite nel titolo del comunicato, o, anche, delle contraddizioni già insite nel lavoro, perché per loro è proprio un lavoro!, che fanno quelli di “Prospettiva Comune”. I quali si permettono di parlare di Potere, che a loro veramente interessa (il Potere giusto, per carità!), e di accostarlo all’Anarchia.
Ma adesso non vogliamo concentrarci nello star qui a disquisire di Potere ed Anarchia, a spiegare cosa è il Potere o cosa è l’Anarchia, o meglio, i mille modi e le mille facce del Potere, e tutte le varie tendenze dell’Anarchia e via dicendo. Ci basta dire che, checché ne diceva Pasolini ed il suo illustre epigono teramano (che ha fatto anche la furbata di invertire i termini… birbone! Ovvero “il potere è anarchico” pasoliniano, tramutato in “l’anarchia è potere”), ci basta dire quindi che Anarchia e Potere sono l’esatto opposto, che l’una combatte contro l’altra. Ma questo pensiamo che ogni persona di buon senso lo capisce.
Allora dove vogliamo portare questo discorso?
Lo vogliamo portare a casa di chi ha redatto quel comunicato, perché immaginiamo che il circolo che hanno a Teramo sia frequentato anche da persone di buon senso, di cui parlavamo prima, che ciò di cui abbiamo accennato, lo capiscono eccome. Il discorso quindi, oltre che su certi, semplici, contenuti, lo vogliamo semplicemente portare in certi luoghi, perché sappiamo che, in assenza di posti aggregativi ed in assenze di alternative concrete, molti ragazzi e ragazze si ritrovano laddove c’è la sembianza di fare qualcosa di alternativo. Beh, a tutti loro, non abbiamo niente da dire perché sappiamo, come detto, che ogni persona di buon senso certe cose le capisce, ed ogni persona che ha dentro qualcosa, certe infamie danno fastidio. Forse una cosa, una cosa sola, gli si potrebbe dire: che oltre i luoghi del Potere (o di chi anela ad esso) ed i suoi falsi critici, come gli estensori del comunicato ed il loro circolo, esistono realtà, persone, compagni, che contro il Potere lottano. E se ti ha dato fastidio leggere una simile frase, sappi che ci sono persone che hanno provato la tua stessa rabbia nel vedere accostato il sogno di libertà e giustizia sociale, al despota che, in qualunque modo, anche in posti che pensiamo alternativi, cerca di sottometterci: il Potere.
BREVI LOCALI
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