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Mattia libero!

349x251 Immagine in evidenzaÈ appena arrivata la notizia che a Mattia (compagno No Tav, incarcerato per l’attacco al cantiere del maggio 2013) sono stati revocati gli arresti domiciliari. Dopo ventisei mesi tra carcere e domiciliari è finalmente libero senza alcuna restrizione. Restano agli arresti domiciliari Chiara, Claudio e Niccolò che al momento non hanno ancora fatto istanza per essere liberati

Posted in qui è altrove, repressione.


La terra da sotto i piedi

naijiar-invisible-citiesNel 2004 il secondo governo Berlusconi istituì il “Giorno del ricordo” per commemorare le vittime italiane delle foibe sul finire della seconda guerra mondiale nelle terre sul confine orientale. L’istituzione di questa solennità civile ha contribuito a cristalizzare uno scontro annuale tra gruppi destrorsi e gruppi antagonisti: Continued…

Posted in antifascismo.


Una lezione di dignità e coerenza

Venerdì 5 febbraio a Giulianova presso il Circolo “il Nome della Rosa” si sarebbe dovuto presentare un libro di Renato Curcio. Il Circolo in questione in un passato anche recente ha ospitato iniziative di chiaro stampo fascista, antisemita e negazionista. Questa attitudine del Circolo che, in nome della pluralità, dà ampio spazio anche alle cloache fasciste, l’abbiamo fatta presente al compagno Renato Curcio, per metterlo al corrente di dove andava a presentare il suo libro. Lui, ringraziandoci delle informazioni, ha deciso di annullare l’iniziativa, dicendosi disposto a riproporla appena vogliamo in altra sede. A questo punto è iniziato il piagnisteo del circolo “Il nome della Rosa” che non si è limitato al semplice vittimismo, ma ha giustificato il suo dare spazio anche ai fascisti, e si è lanciato in una serie di offese nei nostri confronti (non citandoci mai ovviamente). Continued…

Posted in antifascismo, casa del popolo.


I mercoledì di febbraio

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Posted in casa del popolo.


All’assalto

DIOCAN

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Essere skinhead

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Posted in casa del popolo.


A sostegno della Casa del Popolo

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Perché in Val di Susa va bene e in Abruzzo no?

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Circa un mese fa è stata incendiata una gru di Terna, nel comune di Paglieta, in provincia di Chieti. La gru serviva per montare gli enormi tralicci che stanno invadendo quel territorio, nella costruzione dell’elettrodotto Villanova-Gissi, fortemente osteggiato dalla popolazione locale. Qui un articolo e qui un altro al riguardo. L’azione compiuta contro la gru di Terna ha alzato un polverone di polemiche e di condanne del gesto. Chi sta scrivendo questo articolo non sa, né vuole sapere chi sia stato ad incendiare quella gru, perché l’aspetto interessante della questione, su cui si può discutere, è tutt’altro. E non entriamo nemmeno nella giustezza del gesto in quanto tale. Non entriamo nella sua eticità, perché come diceva qualcuno ben più saggio di noi, “La violenza è giustificabile solo quando è necessaria per difendere se stesso e gli altri contro la violenza. Dove cessa la necessità comincia il delitto… Lo schiavo è sempre in istato di legittima difesa e quindi la sua violenza contro il padrone, contro l’oppressore, è sempre moralmente giustificabile”. In poche parole, da un punto di vista etico, lo sfruttato è sempre giustificato ad attaccare chi lo sfrutta, chi gli porta distruzione. Continued…

Posted in critica radicale.


I mercoledì di gennaio

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A Capodanno

DSC00422Anche questo 31 dicembre, come negli altri anni, fuori il carcere di Teramo viene portato un saluto ai detenuti. Torce, petardi e fuochi d’artificio riscaldano per un po’ la serata, accompagnati da grida di libertà ed indirizzi strillati ai detenuti a cui poter scrivere le nefandezze del carcere e quant’ altro. Da dentro la struttura penitenziarla urla di libertà e di riscatto, ed una richiesta, gridata con tutta forza da una cella: “Venite più spesso!”

Posted in anticarceraria.