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Dall’Italia a Kobane. La resistenza delle donne

kobane offida

Posted in qui è altrove, volantini e manifesti.


Milano aspetta expo: pulizie di primavera

10497017_821579314577653_4747369550150000887_o30 aprile 2015. Nella febbrile attesa dell’expo, torme di poliziotti si aggirano per i quartieri di Milano già designati come luoghi di concentrazione di elementi pericolosi. Il clima è quello di una caccia al tesoro combattuta tra squadriglie di boyscout senza controllo alla festa di San Giorgio, ma si portano via in ostaggio una giovane compagna, Arianna (per scriverle: Arianna Natale, Casa Circondariale di Milano San Vittore, piazza Filangeri 2, 20123 Milano).

Lieti di annunciare che nessuno sgombero ha avuto luogo in piazza Prealpi e dintorni e che, come potete sentire, la voce di radiocane non è stata zittita.

Ciapa su e porta a ca’.

Ascolta il contributo su Radiocane

Posted in qui è altrove, repressione.


No Tav – Rivendicazione del falso comunicato che ha fatto precipitare la azioni di Intesa Sanpaolo

1isp_media2fonte: informa-azione.info

Riceviamo da mail anonima e diffondiamo:

“Buona notizia! Il gruppo bancario Intesa San Paolo è stato vittima di un falso comunicato stampa a suo nome che ha diffuso la falsa voce di uno scandalo finanziario riguardante i bilanci di Intesa San Paolo. In seguito alla rapida diffusione di questa bufala, le azioni di Intesa Sanpaolo sono precipitate. Intesa San Paolo è la principale banca che finanzia la TAV e ci guadagna profitti succulenti; oggi, come tante volte in passato, ha pagato caro per questa partecipazione. Come tante altre aziende, istituzioni e singoli che hanno portato avanti questo progetto distruttivo e messo in atto la repressione che serve a proteggerlo.

La Tav è ovunque. Chi vuole opporsi alla Tav lo può fare dappertutto; non occorre che vada in Piemonte. Anche con un sabotaggio dietro una tastiera, come in questo caso. Lo può fare da solo, o con persone di fiducia. Dove e quando vuole, basta un po’ d’immaginazione e di determinazione.Questa azione ci mostra anche che possiamo apprendere come una delle infinite possibilità che abbiamo per contrattaccare si colloca su un terreno che il potere crede essere di suo esclusivo dominio: il controllo del flusso d’informazione. Continued…

Posted in azione diretta, qui è altrove.


Odio il carcere

Il 25 aprile a Teramo, alcuni solidali vanno a salutare i detenuti del carcere di Castrogno, con grida, fumogeni, fuochi d’artificio e petardoni. A ribadire che non può esserci nessuna Liberazione, se non c’è lotta contro ogni galera, comunque essa si chiami

Posted in anticarceraria.


30 aprile: rap militant

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Posted in volantini e manifesti.


Liberazione

In 25 aprile, alcuni solidali vanno fuori le mura del carcere di Teramo, a ribadire che se non c’è battaglia contro ogni galera, non ci può essere nessuna Liberazione. Petardoni, fumogeni e fuochi d’artificio riscaldano per un po’ l’animo dei detenuti che ringraziano e salutano con grida di libertà i solidali.

Posted in anticarceraria.


Se abbiamo a cuore la vita di quelle persone

Lampedusa-istallazioneGli ultimi giorni il Mediterraneo, come avviene ormai da anni purtroppo, è diventato la tomba per centinaia di persone. Centinaia di vite spezzate, inghiottite dal mare, che si vanno ad aggiungere alle altre centinaia, migliaia, morte in questi ultimi anni. Una strage. Una strage senza fine. Una strage che avviene lontano dagli occhi e, quindi, non percepita come tale. Eppure, le settecento o più persone, tra donne uomini e bambini, affogate l’altro giorno, hanno richiamato la sensibilità di molti. Grazie anche all’attenzione mediatica che gli è stata dedicata. Perché in molte occasioni, in tante altre occasioni, il silenzio è quel che ammanta queste immani tragedie. Eppure stavolta, una buona volta, si è sentito salire un moto irrefrenabile di indignazione, di malessere, di dolore, in tanti che hanno sentito la notizia o si sono immaginati la strage. Continued…

Posted in critica radicale.


Giornata di lotta e di memoria conto il fascismo

25 aprile

Posted in antifascismo.


Odia Di Primio! Odia i padroni!

scritte chietiIn seguito al presidio del sindaco di Chieti, Umberto di Primio, insieme ai fascisti di Casapound, fuori gli Istituti Riuniti San Giovanni Battista, una struttura che avrebbe dovuto ospitare profughi richiedenti asilo (questa struttura poi, in seguito ad un incontro conseguente al presidio, è stata dichiarata non “compatibile ad ospitare immigrati” da parte del presidente della Regione!), sui muri di Chieti compaiono scritte ad indicare chi sono i veri nemici.

Posted in antirazzismo.


Chiacchierata No Tap

24 aprile no tap

Posted in casa del popolo, nocività.