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Cineforum aprile

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Posted in antifascismo, casa del popolo.


Tre presidi sotto al carcere

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In solidarietà con Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, con tutti i prigionieri in regime di Alta Sorveglianza, e con tutti i detenuti che parteciperanno alle mobilitazione di aprile, per oggi erano stati indetti tre presidi sotto i carceri di Alessandria, Ferrara e Rebibbia a Roma.

ASCOLTA GLI INTERVENTI DAI PRESIDI FUORI ALLE CARCERI

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Alle donne e agli uomini della Val Susa

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«Alle donne e agli uomini della Val di Susa

Domenica sono salita a Venaus e vi ho conosciuto.
Siete tanti, molti della mia età. Avete ringraziato me e gli altri genitori per aver messo al mondo e cresciuto i nostri figli così come sono.
Mi avete fatto sentire orgogliosa, vi ho scoperti orgogliosi.
Orgogliosi della vostra terra, dei vostri valori del vostro lavoro e della vostra lotta.
Uno di voi mi ha detto: “Noi siamo gente umile, semplice, unita e se anche non ci conosciamo tutti per nome, ci riconosciamo.”
E così voi e i nostri figli vi siete incontrati e riconosciuti.
Continued…

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Tre appuntamenti

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Sud America, Uruguay e movimento anarchico

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Pubblichiamo ampi stralci di una lunga conversazione con un compagno anarchico di Montevideo passato di recente in Italia: uno sguardo sul Sud America, sullo sviluppo del piano di integrazione capitalista denominato IIRSA, sui governi di sinistra in molti stati latino-americani e sulla via nazionale al capitalismo buono da essi sostenuta.

Ma anche uno sguardo rivolto alle lotte che si stanno articolando contro le gigantesche infrastrutture in agenda e soprattutto un approfondimento sul movimento anarchico sudamericano, la sua crescita, i suoi dibattiti, le sue forme attuali tra capacità di attacco, repressione e presenza nelle lotte sociali.

ASCOLTA

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Sfuggire al controllore

Sfuggire al controllore

Posted in casa del popolo.


Rimini. Fascisti in Riviera

rimini-antifaRimini, notte di sabato 8 marzo, in un locale della zona alcuni compagni incrociano un gruppo di fascisti, due dei quali ex appartenenti a Forza Nuova. Ne nasce un diverbio, che culmina con l’accoltellamento di due compagni, uno dei quali versa ancora in gravi condizioni a causa dei vari colpi infertigli all’addome. La stampa descrive il fatto come una rissa tra bande, ma noi sappiamo bene che quando un fascista arma la propria mano contro un/a compagno/a, ha già operato la sua scelta, quella di schierarsi contro tutte le istanze di libertà.

Sabato 22 marzo 2014 Corteo Antifascista

ore 16 Arco d’Augusto (in centro), Rimini

Comunicato di Antifasciste e antifascisti – Rimini

Manifesto d’indizione del corteo

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Rebetiko, il canto della plebe

55_Rebetiko.TIFCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti racontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish (Nautilus).

Per saperne di più http://rebet-asker.blogspot.it/

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Cari amici di valle e di città

Casa Circondariale di Alessandria, 20.2.2014

«Cari amici di valle e di città,

quella che viene oggi scatenata conto chi si batte contro il Tav non è solo un’offensiva tribunalizia ma una tempesta di passioni tristi e umori guasti.

“Terrorismo”, “organizzazione paramilitare”, “attentato”: dietro la scelta di queste espressioni si cela un’operazione linguistica volta ad evocare sentimenti precisi.
Ogni parola attiva un campo semantico, che la collega ad altre parole e significanze. Se dico “sedia” penso anche a “tavolo”, se dico “pane” penso anche a qualcosa di “morbido” e “semplice”. Allo stesso modo l’impiego di categorie come “terrorismo” o “guerra” non ha delle ricadute solo sul piano giuridico, e di conseguenza sulla nostra libertà fisica, ma ha una forte capacità evocativa in grado di far emergere una serie di suggestioni e di reazioni irrazionali facilmente governabili. Ed è solo in questa triste e tenebrosa palude emotiva, abitata da leggendari e terrorifici mostri marini da decapitare prontamente, che i moderni filibustieri del diritto navigano sicuri e, come salvatori, distribuiscono decadi di galera come fossero caramelle gommose ad una festa per bambini.
Continued…

Posted in anticarceraria, nocività.


Per la rivoluzione

volantino distribuito al corteo del 15 Marzo 2014 a Roma da alcuni compagni e compagne

La repressione.

Il discorso più comune che sentiamo ripetere in ambito di movimento è che con l’inasprirsi delle condizioni di vita e con quella che viene
chiamata “crisi” o “austerity”, lo stato sia costretto a rispondere con la repressione , condannando gesti legittimi che puntano alla riappropriazione di alcuni diritti basilari per la vita di ognuno. Il fatto che queste pratiche, che si iscrivono nella classica dialettica
politica e nel confronto con le istituzioni, vengano poi condannate, ci viene presentato come qualcosa che desta stupore. L’equazione è presto
fatta: all’aumentare dell’austerità aumentano le lotte, all’aumento delle lotte risponde una dura quanto illegittima repressione.
Dal nostro punto di vista, pensare la repressione come una semplice reazione è un grande errore di prospettiva, uno sguardo troppo parziale
e poco aderente alla realtà. Oggi il sistema capitalista mette in atto diverse operazioni di gestione che investono e indirizzano le nostre
vite e quelle repressive ne sono solo una parte, che di volta in volta, a seconda della situazione, prendono forme diverse. Se vediamo la
repressione solamente nel poliziotto che ci manganella o nello stato che ci incarcera siamo fuori strada. Continued…

Posted in critica radicale.