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A PESCARA NON SI RESPIRA

21 febbraio. Pescara è tra le città europee più inquinate: tra le cause, oltre al traffico veicolare, che vede entrare in città ogni giorno circa 130 mila automobili, la presenza dell’aeroporto e, in parte, del cementificio, tutte supportate dalla presenza del fiume che con l’umidità favorisce la proliferazione delle polveri sottili. Pescara nel 2012 ha superato di nuovo, e troppo spesso, i limiti di legge per la presenza nell’aria delle polveri sottili PM10 e PM2,5. Il PM10, dove monitorato nell’area metropolitana di Pescara, è presente durante tutto l’anno e raggiunge livelli alti nei periodo autunnali e invernali, con superamenti ripetuti e importanti dei limiti di legge (ad esempio la centralina di Spoltore ha sforato 125 volte nel 2010, 149 nel 2011 e 131 nel 2012) principalmente nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre e dicembre, in concomitanza con l’apertura delle scuole, l’accensione dei riscaldamenti e l’utilizzo maggiore dell’auto a causa delle intemperie atmosferiche.

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