21 gennaio. Il comune dell’Aquila, il litorale dell’area metropolitana di Pescara, i comuni di Bussi sul Tirino e Popoli ed una parte dell’entroterra marsicano. Sono queste le aree in cui si concentrano i più alti tassi di ricovero di persone affette da tumori. È quanto emerge dal documento diffuso oggi dal Forum Abruzzese dei Movimento per l’Acqua, dal titolo “Analisi della Prevalenza dei Tumori nei Comuni della Regione Abruzzo – anno 2006-2011”.
Il Report, realizzato nel 2012, è stato commissionato a quattro esperti (Manzoli, Di Candia, Flacco, Muraglia) dall’Agenzia Sanitaria regionale abruzzese e si fonda sui dati di ricovero per cause tumorali negli ospedali abruzzesi.
I risultati di questa analisi, basata solo su un approccio descrittivo e non inferenziale, evidenziano delle situazioni che, secondo gli stessi autori, dovrebbero essere approfondite. Si legge, infatti, che “questa stima della distribuzione geografica della prevalenza di tumori solidi ed ematologici ha permesso di evidenziare alcune aree critiche, nelle quali il tasso standardizzato di tumori è stato significativamente superiore allo standard regionale in entrambi i trienni considerati”. E ancora, nelle conclusioni: “dall’analisi della distribuzione geografica dei tumori emergono quattro zone distinte con una prevalenza tumorale significativamente più elevata della media regionale per tutto il periodo considerato: il comune dell’Aquila, il litorale dell’area metropolitana di Pescara, i comuni di Bussi sul Tirino e Popoli, infine una parte dell’entroterra marsicano. Come in precedenza accennato, il comune di Bussi ed il litorale pescarese, nella zona adiacente i tratti terminali dei fiumi Saline ed Alento, sono proprio gli unici due Siti di Interesse Nazionale per motivi di inquinamento ambientale presenti in Abruzzo secondo il Ministero della Salute”.
A Bussi, ad esempio, posto 100 il tasso di prevalenza (SMR) regionale, nel triennio 2006-2008 il tasso è 170 (+70%) con 265 casi osservati rispetto ai 155 attesi e 152 nel triennio 2009-2011. Pescara ha un tasso di 117 nel triennio 2006-2008 e 118 nel triennio successivo. “In particolare” si legge ancora nel documento “in entrambi i trienni si sono osservati SMR molto elevati (≥140) nel comune di Bussi sul Tirino e nei due comuni adiacenti di Aielli e Cerchio”. Per quanto riguarda l’area metropolitana di Pescara da anni movimenti ed associazioni segnalano anche il possibile impatto dell’inquinamento dell’aria, in considerazione dell’influenza sulla salute di polveri sottili (ad esempio, sul cancro al polmone) e di altri inquinanti come gli Idrocarburi Policiclici Aromatici.
Gli autori, tuttavia, precisano che potrebbero esserci fattori di confusione, come la percentuale di obesi, fumatori e alcolisti che dovrebbero essere considerati nei necessari approfondimenti. In ogni caso così commentano questo aspetto: “nei comuni considerati, la percentuale di fumatori (o di alcolisti o obesi, etc.) potrebbe essere decisamente superiore al resto dell’Abruzzo. D’altro canto, i risultati di altre indagini stimano la prevalenza di fumatori, bevitori di alcolici e obesi solo di poco superiore alla media regionale nei comuni di Avezzano-Sulmona; addirittura inferiore nel pescarese. Se è logico ipotizzare che tali diversità possano causare differenze nell’SMR dell’ordine del 5%-15%, come quelle osservate nel comune di L’Aquila (che mostra una prevalenza di fumatori, alcolisti e obesi leggermente superiore alla media regionale), è tuttavia meno probabile che valori di SMR oltre 140-150 possano essere esclusivamente causati dalla presenza di fattori di rischio estranei al fumo e all’inquinamento. In ogni caso, se il disegno dello studio non permette di dirimere la questione, ci è comunque utile per confermare l’esistenza del problema in alcuni luoghi e segnalarne eventuali altri. Alla luce dei risultati, è quindi innegabile che siano necessari ulteriori studi specificamente dedicati alle zone segnalate”.
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