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ASSOLTO IL MONACO

5 giugno. Il “monaco” non è stato riconosciuto compiutamente (anche perchè non si è mai presentato in udienza) e almeno per lui, Francesco Sciarrotta, 46enne agente del Gom (gruppo operativo mobile) della polizia penitenziaria, ieri è arrivata l’assoluzione. Per non aver commesso il fatto (secondo comma), ha sentenziato il giudice Ciro Marsella che, per salvare le apparenze, ha invitato la procura ad indagare su altri cinque colleghi del casco blu che, secondo le testimonianze di due detenuti, eseguirono del 2007 più di una spedizione punitiva nella sezione gialla del carcere di Sulmona. “Monaci”, appunto, venivano chiamati questi agenti, perchè sotto le larghe vesti portavano attrezzi per il pestaggio dei carcerati, secondo un rituale, descritto da due reclusi, agghiacciante: “Entravano nelle celle e coprivano gli spioncini con delle travi – hanno spiegato – e poi ci pestavano con mazze di legno”. Il processo giudiziario era partito dopo che alcuni detenuti erano stati refertati all’infermeria del carcere per delle lesioni subite, dopo evidenti pestaggi. Pestaggi che oggi, per la giustizia dello Stato, non hanno colpevoli!

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