Per parlare del corteo del 14 ottobre, dobbiamo un attimo, in breve, raccontare come ci siamo arrivati:
circa sei anni fa, dal nulla, fu aperta la sede della Casa del Popolo a Giulianova. In questi anni decine di iniziative, concerti, cineforum, presentazioni, dibattiti, benefit, presenze e creazioni di lotte, han fatto sì che, attorno alla Casa del Popolo, si creasse un giro di persone, uomini e donne, compagni e compagne, con a cuore l’idea di libertà e giustizia sociale.
Questo percorso ha portato, circa due anni fa, all’occupazione del Campetto Occupato, in Via dello Splendore. Un luogo abbandonato da decenni che grazie alla nostra occupazione ha ripreso vita, è stato attraversato da centinaia di persone per concerti, corsi, dibattiti ed altre iniziative. In una piccola realtà di provincia una tale esperienza pratica di riappropriazione ed autogestione non poteva che creare imbarazzo, fastidio ed anche ostilità. Imbarazzo da parte di chi ha sempre chiacchierato e cianciato, ma nei fatti non ha mai messo in pratica determinate pratiche. Fastidio in chi non vorrebbe che, per diversi interessi, certe situazioni esistessero.
Ebbene, il Campetto esiste e resiste, da quasi due anni!
Con diversi attacchi subiti, fino ad arrivare a circa due mesi fa, quando lo stabile del Campetto viene dato alle fiamme ed in parte distrutto. Ad un simile attacco non si poteva certo rimanere indifferenti!
E l’indifferenza, lo sappiamo, è sinonimo di complicità.
Per questo il 14 ottobre abbiamo deciso di attraversare le vie della città. Decidendo noi il nostro percorso, quel che dicevamo e quel che facevamo. Rivendicando le nostre pratiche, le nostre lotte. Difendendo i nostri spazi. Sostenendo i nostri compagni incarcerati. Facendo, in poche parole, quel che facciamo sempre: abbiamo autodeterminato quella giornata, senza che nessuno ci concedesse niente!
… E QUANTO C’E’ PIACIUTO…
Da subito però è montata una certa canea nei confronti di questa giornata…
Canea rimbalzata più sugli organi d’informazione, più o meno social, che nella realtà.
Nella realtà infatti diverse son state le persone che si son avvicinate, per stringerci la mano, per darci una pacca sulla spalla, per ringraziarci che c’è ancora chi ha il coraggio e la voglia di scendere in strada per lottare.
Ed in molti ci hanno anche detto, quel che noi già ci eravamo sussurrati compiaciuti: … MA QUANTO C’E PIACIUTO…
Ora il Campetto deve ripartire, più forte e più determinato di prima!
E lo sta facendo…
E lo sta facendo anche grazie ai tanti ed alle tante che si sono avvicinati ultimamente.
Lo sta facendo grazie ai tanti che ci han mostrato solidarietà e complicità, che invitiamo a partecipare, ancor più numerosi alle attività ed alle iniziative del Campetto.
Lo sta facendo anche grazie al corteo del 14 ottobre, che è un nuovo punto di partenza per attaccare questa miserabile società della sopraffazione…
Ed attaccare questo presente così avaro di emozioni, ma al tempo stesso così pieno di crudeltà ed ingiustizie, è l’unica cosa seria, che abbia un senso, da fare…
BREVI LOCALI
- Naso rotto alla guardia4 gennaio. Da quanto riportato dalle notizie del sindacato delle guardie (quindi sempre la voce del nemico), all’interno del carcere di Teramo continuano situazioni di tensione. In questi giorni un detenuto avrebbe aggredito una guardia, causandogli la rottura del setto nasale ed i giorni scorsi un detenuto avrebbe devastato la sua cella (con danni ingenti), perché […]
- La messa è finita28 dicembre. Una persona il giorno di Natale ha tentato di dare fuoco all’altare in legno della chiesa di Sant’Antonio a Giulianova (Teramo). Attorno alle 13, dopo che era finita la messa, un uomo si è avvicinato al pulpito e con un accendino ha dato fuoco alla tovaglia che ricopre l’altare. Alla scena ha assistito un […]
- Dalla parte dei detenuti24 febbraio. A detta delle guardie, negli ultimi giorni, vi sono state due aggressioni, da parte dei detenuti contro i secondini, nel carcere di Teramo. L’altro giorno una detenuta ha aggredito un’agente, nel momento in cui quest’ultima ha aperto il cancello per mandare un’altra detenuta, che dimora a nella stessa stanza, in infermeria. Una volta aperto […]
- Dall’elettrautoQuesta è una piccola storiella di provincia. Una di quelle che si può raccontare, così come lo si può non fare. Uno di quei raccontini tra il serio ed il faceto che, con la burla, disegnano i connotati del mondo dove viviamo… anche in provincia. Partiamo allora: un nostro compagno ha da poco tempo comprato […]
- NO SNAMIl 22 dicembre il governo ha deciso che la centrale di compressione gas a Sulmona si farà. Centrale collegata alla rete Snam che dovrà attraversare la penisola italiana, nella Sua parte più pericolosa da un punto di vista sismico: la dorsale appenninica. E collegata, a sua volta, con un altro nefasto progetto: il Tap che […]
- UN ALTRO MORTO SUL LAVORO1 dicembre. Tragico incidente sul lavoro questa mattina all’alba in un’azienda di produzione di materiali in plastica di Civitella del Tronto, la Simplast, nell’area artigianale della frazione di Santa Reparata. La vittima è un operaio di 31 anni, Stefano Chiodi, dipendente di una ditta esterna – la Emmeg – che stava facendo la manutenzione di un […]
- UN ALTRO FOGLIO DI VIAUn altro foglio di via è stato notificato ad un nostro compagno. Stavolta ad “adoperarsi” è stata la questura di Lecce che ha trattenuto in questura e poi dato un foglio di via da Melendugno (Le), solo perchè il nostro compagno aveva fatto una passeggiata intorno alla zona rossa del cantiere della TAP. Questi sono […]
- LA SANITA’ NON E’ UN BUSINESSÈ di questi giorni la notizia per cui la Regione Abruzzo, con una delibera datata 3 novembre 2017, mentre perpetua la politica di tagli verso la già sconquassata sanità pubblica, al contempo conferma il budget totale di circa 130 milioni di € alle cliniche private. Intanto sui muri della clinica Pierangeli è comparsa una scritta […]
- UNA RISATAIn questi giorni, come abbiamo già raccontato, la Questura sta notificando diversi fogli di via da Teramo per il presidio solidale al carcere a ferragosto. L’urgenza dei tutori dell’ordine sta tutta nel fatto che i compagni non devono prender parte alle mobilitazioni che ci sono nel territorio. Così, in questi giorni, decine di telefonate degli […]
- LE RESPONSABILITA’Al corteo di domani in difesa dell’acqua, prenderanno parte anche coloro che hanno gravi responsabilità nell’avvelenamento delle nostre vite. Questi sciacalli vogliono sciacquarsi la faccia e deresponsabilizzarsi, quando in realtà sono i mandanti ed i tutori di tali nocività. Riconoscere chi sono i veri nemici è l’unico modo attraverso cui le problematiche che attanagliano le […]
Commenti recenti