Nel pomeriggio di pasquetta, alcuni solidali rivanno fuori il carcere di Teramo. Un paio di petardoni sparati, qualche coro e qualche frase scambiata coi detenuti alle finestre. Il nostro fratello Paska ci ha sentito e visto, sia in questa giornata che nel saluto serale del venerdì scorso. Reciproci inviti a tenere duro e la promessa, per Paska e per i tanti detenuti che ce l’hanno chiesto, di ritornare.
L’arrivo dei carabinieri ha fatto terminare poi il saluto solidale, ma si riesce ad andar via senza lasciare alcun documento, con gli sbirri che andavano dicendo di aver preso qualche numero di targa, con i compagni supportati dalle tante urla che uscivano dalle celle contro le guardie.
Torneremo.
Col sangue agli occhi!
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