Come avvenuto lo scorso anno e questa estate, anche nell’ultima serata del 2016 alcuni solidali son andati fuori le mura del carcere teramano:
Anche quest’anno, come avviene da diversi anni ormai, la sera di Capodanno siamo andati a portare un saluto ai detenuti del carcere di Teramo. Torce, petardi e fuochi d’artificio hanno animato per un po’ la serata. Grida di libertà, auguri reciproci e ringraziamenti hanno fatto sì che vi fosse grande comunicazione tra noi solidali ed i detenuti, gran parte dei quali venuti alle finestre delle celle e dei corridoi per condividere (per quanto possibile) quei momenti. E poi ancora è stato lasciato un indirizzo a cui i detenuti possono scrivere le angherie del carcere e ci siamo lasciati con i reciproci inviti a non mollare. Sia dentro che fuori le mura. Anche questi piccoli gesti (come il saluto di capodanno), portati avanti con costanza e determinazione, fanno sì che si creino veri rapporti solidali. E ci si riconosce, tra sfruttati, e ci si da forza. Ed è il principio ed il collante per ogni lotta di emancipazione e giustizia sociale.
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