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E non vorrei lo sai lasciarti mai perché

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Posted in Campetto Occupato.


Presentazione casa editrice “La Faggija” e concerto benefit

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Posted in Campetto Occupato.


Comunicati dal Campetto Occupato

sfondoRiproponiamo i Comunicati usciti a firma “Campetto Occupato” di Giulianova negli ultimi tre mesi. Da oggi, in questo blog, vi sarà una categoria apposita dedicata al Campetto in cui verranno riportati i comunicati e quant’altro inerente lo spazio occupato a Giulianova
Continued…

Posted in Campetto Occupato.


Cena bellavita e proiezione “Surplus”

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Posted in volantini e manifesti.


Riusciamo a costruire percorsi in autonomia?

fiumeLa data del 4 dicembre si avvicina e ne avremmo fatto volentieri a meno. E, sostanzialmente, ne faremo a meno.
Perché, dai referendum ed altre diavolerie, rifuggiamo come da qualunque altro strumento del potere teso a recuperare ed a portare sul piano del dibattito istituzionale le mobilitazioni che vi sono sul territorio. A maggior ragione ne rifuggiamo nel caso di questo referendum, nato proprio negli scranni del potere ed in seno ad essi che si gioca la partita in questione. Partecipare a tale dibattito quindi, non può che significare scendere (nel vero senso della parola), abbassarsi, al livello stesso del potere, ai suoi dibattiti, alle sue diatribe interne, ai suoi giochetti meschini. Continued…

Posted in critica radicale.


La battaglia di San Basilio

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Posted in autogestione, volantini e manifesti.


A testa alta

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Posted in anticarceraria, azione diretta, volantini e manifesti.


Benefit arrestati/e Anarchici/he

sbarreSabato 12 Novembre al CAMPETTO OCCUPATO in via dello Splendore a Giulianova Paese:

CENA E CONCERTO benefit per i compagni/e arrestati/e durante l’operazione Scripta Manent.

Ore 19:30/20:00 cena vegan vino e birra!

A seguire concerti con:

-NANA (disagio acustico from Pescara)
-INGANNO mc (riot rap from San Benedetto)

A seguire dj set trash!

(ingesso sottoscrizione libera)

Posted in anticarceraria.


Da un compagno in carcere

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riceviamo e pubblichiamo:

La grave crisi del movimento antagonista italiano è sotto gli occhi di tutti ed a pagare il prezzo più grande di tale stato vegetativo è senza ombra di dubbio l’antifascismo militante.
Negli ultimi mesi infatti abbiamo assistito pressoché inermi a quelle che sono state le peggiori aggressioni degli ultimi anni ad opera di gruppi neofascisti e le uniche risposte da parte di noi compagni sono stati cortei e, nel peggiore dei casi, sterili comunicati.
La morte di Emmanuel, rifugiato nigeriano ucciso a Fermo da un militante di casapound, è solo l’ultima di una serie di omicidi della mano nera fascista.
È ora di reagire!
Riteniamo sia da persone vili restare a guardare questa escalation e pertanto crediamo sia giunto il momento di aprire al nostro interno una seria discussione in modo da arginare questa spirale di violenza. Un momento che non miri a capire i motivi di tali aggressioni o analizzare la galassia nera, bensì un momento per discutere seriamente le azioni da mettere in campo per annientare il nemico.
La storia insegna che il fascismo si sconfigge sul campo e il modello a cui vogliamo rifarci è quello degli Arditi del Popolo, formazioni di combattenti che alla violenza fascista contrapposero la violenza del proletariato, ripagandoli con la stessa moneta.
Sembreranno questi discorsi forti per le orecchie degli antifascisti da parata ma se è vero che la resistenza è un valore, allora vanno date risposte da partigiani.
Siamo stufi di piangere i compagni caduti e non intendiamo attendere che venga fatta giustizia nelle aule di qualche tribunale, giustizia che sistematicamente viene disattesa; vogliamo al contrario vendicare i nostri morti.
I fascisti devono temere di uscire dalle fogne e l’unico modo per farli vivere nel terrore è attraverso la creazione di avanguardie metropolitane.
Il nostro invito è di discutere all’interno di ogni realtà questo scritto e di iniziare a ragionare in ogni territorio su come dare gamba e testa a quanto da noi proposto.

I compagni non si piangono… si vendicano!

Figli della Resistenza

 

Posted in antifascismo.


INFAMIAE MANENT

UvaRiceviamo e pubblichiamo. Chi vuole mandarci contributi scritti può farlo al nostro indirizzo di posta elettronica.

Un paio giorni fa alcuni anarchici, presi qua e là in per la penisola, sono stati incarcerati dallo stato italiano. Precisamente lo zelo di servizio lo si deve ai reparti speciali di carabinieri (ROS) e polizia (DIGOS) e grazie a una briscola che evidentemente gli era salita di mano da qualche tempo: un giovane magistrato, ben scelto, che si deve aprire la carriera. Dunque ROS&DIGOS, la ‘esse’ è di rigore: gente ‘speciale’ arruolata, formata, prezzolata e dedita agli affari ‘speciali’ dello stato italiano. E qualunque ‘italiano medio’ lo sa, o dovrebbe saperlo, quanti e quali affari speciali devono essere condotti quotidianamente in porto per mantenere ben stabile il secolare baraccone del potere nel Belpaese.  Almeno a detta loro e dei giornali, radio, televisioni e rispettivi siti che, in un ripetitivo lunedì d’inizio settimana, hanno cercato di far amplificare, nelle già rintronate orecchie dell’italiano medio, il piccolo clamore di una piccola Operazione Speciale: “Abbiamo ingabbiato pericolosi terroristi pronti ad uccidere!” – Mamma li turchi!!

Fra queste ‘belve sanguinarie’ a piede libero ci sono un paio di miei conoscenti e amici. Adesso che scrivo i miei pensieri rivolti a loro, i loro piedi possono solo girare in due celle lontane e separate e forse le loro braccia non potranno stringersi ai loro corpi né a quelli dei loro pargoli per un po’ di tempo; e mi resta di sperare che sia il più breve tempo possibile, per loro come per gli altri incarcerati. Continued…

Posted in critica radicale.