
Riceviamo e diffondiamo. Se qualcuno vuole scriverci può farlo all’indirizzo mail che trova sopra
Vi ricordate l’articolo che abbiamo scritto qualche giorno fa? Quello in cui parlavamo delle tante iniziative “alternative” ed “indipendenti” che, soprattutto d’estate, vi sono nel territorio; ma che poi, a conti fatti, d’alternativo ed indipendente hanno ben poco?
Bene, quelle poche semplici righe ci tornano utili per la storiella che andiamo a raccontare, perché, quest’ultima, manco a farlo a posta, ci parla di quel che avviene, nella realtà.
Mercoledì scorso, infatti, come tutti i mercoledì estivi, come è stato anche per l’anno scorso, come compagni e compagne della Casa del Popolo, ci siamo messi in strada davanti al circolo, visto che la stessa strada in queste serate diventa pedonalizzata, per la concomitante festa settimanale, fatta di birre artigianali e concertini.
In questi mercoledì in cui stiamo in strada regna lo spirito conviviale, sociale, ludico, di discussioni su varie tematiche (se qualcuno ne ha voglia) e propagandistico delle attività della Casa del Popolo. E, a parte qualche comprensibile lamentela, dovuta alla caciara ed ai rapporti di vicinato, tutte queste serate sono filate vie lisce senza alcun problema, anzi, con un bel po’ di ragazzi e ragazze giovani che si son avvicinati alla situazione.
L’altro giorno però, il clima non era lo stesso: fin da quando iniziamo a mettere per strada musica, biliardino, sedie, distribuzione di materiale controinformativo, un proiettore per mandare dei video di lotta, la presenza dei vigili si fa sempre più insistente nel dirci: una volta del volume troppo alto, una volta che il posizionamento del tavolino coi libri non andava bene, e via dicendo. Venendo più volte a dirci tutta una serie di cose che non andavano bene.
Fino al punto che arriva una squadretta di cinque, sei vigili a dirci che dovevamo togliere tutto, dal momento che non eravamo autorizzati a stare lì fuori. Continued…
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