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Terza posizione e dintorni

Da alcuni anni in provincia di Teramo è attiva un’associazione che si ispira e propaganda, con le varie velature, tematiche connesse al nazionalsocialismo e alla terza posizione, ovvero il superamento della dicotomia politica destra-sinistra, per una propria legittimazione in chiave, dicono, antimondialista ed anticapitalista. Non approfondiamo l’argomento perché, al momento, non merita un approfondimento. Non specifichiamo neanche i nomi e cognomi dei soggetti che appartengono a questa associazione, perché, per il momento, non è importante. Non sottolineiamo neanche i legami che questa associazione ha con altre associazioni simili in Abruzzo e nelle Marche. I legami che questa associazione ha con partiti dell’estrema destra e con altre merde fasciste e naziste. Non rimarchiamo neanche la legittimità che vanno conquistando a livello territoriale, facendo iniziative, appoggiate e patrocinate dal comune, con esponenti anche del centro-sinistra; ultimo, in ordine di tempo, un candidato sindaco al comune di Teramo per il centro sinistra in un paio di legislature fa. Non lo facciamo perché non vogliamo porre l’accento sulla semplice contro informazione. Un po’ tutti in zona sanno chi sono e non serve, almeno per il momento, mettere in bella mostra una simile pattumiera. Sarà per questo infatti che hanno un miserabile seguito, nonostante la costanza di iniziative. Sarà perché, di siffatta pattumiera, si sente la puzza anche quando essa organizza iniziative contro gli omicidi di stato, contro la massoneria o contro le banche. In poche parole: si stanno legittimando, ma non se li caca nessuno. Questo però non vuol dire che un simile schifo è sopportabile. Non vuol dire che questa discarica può essere tollerata. Tutt’altro. Nel tempo infatti compagni di azione antifascista ne hanno bloccato, per un breve periodo, le iniziative. Ancora prima qualche anonimo gli era andato a dire quel che pensava al riguardo, come abbiamo potuto leggere in questa notizia . E ci riempie il cuore di gioia venire a sapere che anche la loro ultima iniziativa è stata, in qualche modo, disturbata, con dei volantini (riportati in fondo) che hanno tappezzato i giorni prima il paese. Ci riempie il cuore venire a sapere che, nonostante tutto, ci sono ancora uomini e donne che hanno una dignità per andare a dire a queste merde che non devono esistere. Per il momento, questo ci sembrava importante. Perché una puzza, vuoi o non vuoi, molti la sentono. Non tutti però si prendono la briga di andare a vedere dove si trova per fare in modo di  non doverla più sentire. E questo ci sembrava importante raccontare, per farlo sapere, per farlo rifare.

Posted in antifascismo.

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