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A CASA DEL CEMENTIFICATORE

30 maggio. Erano sicuramente organizzati quelli che, qualche settimana fa, hanno violato la villa- bunker di Carlo Toto, l’imprenditore teatino leader nel settore delle costruzioni di opere pubbliche e attuale co-gestore delle autostrade A24 e A25. Avevano ben studiato l’esprorpio finalizzato a portare via, come è di fatto avvenuto, «solo» le autovetture della famiglia Toto, vale a dire due Porsche Cayenne e un’Audi A8 custodite nella struttura utilizzata, all’interno dell’ampio giardino, come rimessa. Un esproprio di cui si è avuta notizia soltanto ora e che vede come teatro la villa supersorvegliata dell’imprenditore attigua al parco Florida e che si affaccia da un lato su via Regina Margherita e dall’altro su via Regina Elena a Pescara. È proprio sul lato di via Regina Elena, sicuramente meno trafficato e di fatto più vicino ai garage della villa, che hanno agito gli ignoti, bravi a calibrare orari e a manomettere l’allarme del cancello da cui poi sono scappati con le tre auto di grossa cilindrata. Un esproprio di cui i padroni di casa si sono accorti soltanto il mattino dopo quando, uscendo, hanno trovato il garage vuoto.

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