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Volontariato e carità

croce_rossaLa notizia, qualche giorno fa, dell’imbrattamento delle ambulanze e dei furgoni della Croce Rossa ad Alba Adriatica, ha provocato un bel po’ di sdegno nei cittadini ubbidienti che non si sono capacitati di come si sia potuto fare qualcosa, proprio contro la Croce Rossa. Questo video (cliccate a questo link di youtube), pur se di qualche anno fa, dalla voce dei reclusi nelle strutture di detenzione per immigrati, ci da una visione tutt’altro che caritatevole dei crocerossini. Per quel che riguarda i centri in cui gli immigrati vengono rinchiusi, l’argomento è ben più vasto, certo. Anche per quanto riguarda il ruolo che la Croce rossa ha in questi lager. C’è, ad esempio, l’ampia fetta di guadagno che la Croce rossa (o altre associazioni che gestiscono i Centri) ricava dalla reclusione di queste persone, dalla gestione di questi lager. E c’è anche la responsabilità, chiamiamola morale, oltre che pratica ovviamente, nel tenere rinchiuse delle persone, per il semplice fatto di essere nate in un altro pezzo di terra, che non combacia con quello che chiamano “nostro” stato. C’è anche la responsabilità nella “macchina delle espulsioni”, con cui queste persone, prime rinchiuse, vengono rispedite come un pacco da dove sono venute. Ed ancora: c’è la responsabilità, gestendo i centri per immigrati, di contribuire alla struttura capitalistica di sfruttamento, che necessita di manodopera, sempre più ricattabile e sempre a più basso prezzo. E chi può fornire questa manodopera totalmente ricattabile, perchè vincolata ad un pezzo di carta ed alle conseguenze di non possederlo? Chi, se non delle persone recluse, vomitate all’occorrenza nel mercato della schiavitù-lavoro? Ma è sufficiente sentire un uomo che grida, che sta per essere picchiato dalle guardie, dentro una gabbia, e sapere che ciò avviene sotto lo sguardo di un crocerossino. E’ sufficiente sentire che i bastoni per picchiare quelle persone vengano dati da un crocerossino presente nelle gabbie. E’ sufficiente questo, per capire, o meglio, per sentire intimamente, che non è tutto volontariato e carità.

Posted in antirazzismo, critica radicale, repressione.