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VIA I POLITICI

12 giugno. Alla fabbrica Rolli di Roseto, l’amministrazione ha intenzione di attuare un piano aziendale dal 1 luglio, in cui l’assunzione degli operai (200 fissi e 600 stagionali) passerà da un contratto di tipo industriale ad uno agricolo. In soldoni questo vuol dire peri i lavoratori la perdita di circa la metà del salario, più la perdita di tutta una serie di “diritti” (ferie e via dicendo) che il contratto agricolo non prevede. A questa scelta nefasta, attuata anche grazie alla creazione di una ditta prestanome (Salpa) con porci locali, gli operai rispondono facendo nei giorni scorsi un nutrito presidio fuori la sede di Confindustria a Teramo; in cui si svolgeva un incontro tra l’azienda, i rappresentati sindacali ed i rappresentanti degli operai, che si risolve con un niente di fatto. L’azienda, a questo punto, non intende fare alcun passo indietro, così ieri uno sciopero proclamato dagli operai blocca totalmente la produzione della fabbrica per 24 ore. E durante tutta la giornata fuori i cancelli oltre un centinaio di operai porta avanti un presidio spontaneo. L’arrivo di un noto politico locale del Pd, attualmente eletto come consigliere regionale, viene accolto con insulti, che costringono il politico ad andare via in tutta fretta.

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