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SEMPRE PEGGIO

mare inquinato37 aprile. Peggiora la qualità delle acque di balneazione abruzzesi: la classe ‘qualità scarsa’ è passata dal 13,8% del 2013 al 19% del 2014 e al 22% del 2015; la classe migliore, ‘eccellente’, scende dal 68% di due anni fa al 46% dello scorso anno e al 40% del 2105. Ad analizzare i dati della classificazione è uno studio, che sottolinea che da quando è partita la classificazione, nel 2011, è in atto un costante peggioramento e che il confronto con le regioni limitrofe è impietoso e fa comprendere a che livello è il disastro dei fiumi. La classificazione ai fini della balneazione tiene conto esclusivamente dell’inquinamento di tipo microbiologico, verificando l’entità della presenza di Escherichia coli ed enterococchi. Per molte zone in cui la qualità delle acque è classificata ‘scarsa’, è probabile che averrà la chiusura definitiva alla balneazione dei tratti costieri. Tra i punti classificati come scarsi vi sono Villa Rosa a Martinsicuro (Teramo) e la foce del Vibrata, tra Martinsicuro e Alba Adriatica (Teramo); la foce del Salinello a Giulianova (Teramo); l’area a Sud della foce del Vomano a Pineto (Teramo); la foce del Piomba a Silvi (Teramo) e Città Sant’Angelo (Pescara); la foce del Saline a Città Sant’Angelo; la zona vi via Mazzini, via Balilla a Pescara e l’area a nord del fiume Pescara; la foce del Foro e dell’Arielli ad Ortona (Chieti); fosso Cintoni e il Feltrino a San Vito Chietino (Chieti); fosso della Paurosa, fosso Lebba e fosso Marino a Vasto (Chieti). Non c’è che dire: sempre peggio le acque del nostro litorale, a cui, alle schifezze che riversano in mare i fiumi, vanno aggiunte le minacce di nuove distruzioni, come le possibilità nefaste che vorrebbero imporci con la petrolizzazione.

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