Skip to content


SCAPPA D’ALFONSO, SCAPPA…

1226696476661_f12 aprile. Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha evitato il peggio quest’oggi a Sulmona, grazie all’ intervento dei carabinieri e della polizia, dopo essere stato aggredito da alcuni manifestanti che protestavano a Sulmona contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale cittadino. Il fatto è accaduto all’interno dell’aula consiliare del Comune di Sulmona, dove D’Alfonso era arrivato per cercare di spiegare le motivazioni del decreto n.10/2015 che prevede la soppressione di quattro punti nascita, tra cui Sulmona. Il benvenuto presidente in città si è dunque concretizzato con urla, insulti e manifestanti infuriati che inseguono l’auto del governatore-commissario della Regione, alla ricerca di rassicurazioni sul futuro del punto nascita. Che non arrivano. La tappa sulmonese del presidente termina nel peggiore dei modi, o nel migliore (a secondo dei punti di vista…) con un cordone di poliziotti, carabinieri e vigili urbani che deve scortarlo per uscire da palazzo San Francesco, dopo averlo fatto passare da un’uscita secondaria dell’aula consiliare. La folla lo aspetta nell’atrio di palazzo San Francesco, dove esplode la rabbia di chi rivendica un futuro per il territorio. Con le forze dell’ordine costrette a bloccare fisicamente i manifestanti più accalorati, che hanno prima tentato di impedire all’auto blu di partire e poi hanno tentato di inseguirla. Se la partenza da Sulmona è andata male, anche l’arrivo per D’Alfonso non è stato dei migliori con un gruppo di manifestanti che lo aspettava all’esterno dell’hotel Meeting, dove era previsto un suo intervento in un convegno. Il fronte del no alla chiusura del punto nascita lo ha accolto con qualche manifesto e fischietto, chiedendo conto del documento approvato subito dopo il consiglio regionale e delle due risoluzioni. Anche in questo caso non sono mancati momenti di tensione e dalla folla sono partiti diversi insulti.

“Mi impegno a convocare una giunta regionale tematica in città, coi tecnici regionali, i rappresentanti istituzionali della città e i rappresentanti del comitato – ha detto all’aula consiliare gremita – per meglio caratterizzare e valorizzare l’ospedale di Sulmona, concordando un piano di investimenti. Di più non posso dire per coscienza e ora vi saluto”.

Da qui è scattata la bagarre, coi manifestanti che lo hanno circondato e gli hanno impedito di uscire dall’aula consiliare. Finchè scortato da un cordone di forze dell’ordine, D’Alfonso è dovuto passare da un’uscita secondaria. Ma la folla lo ha atteso all’esterno, fra urla, spintoni e insulti. I rappresentanti delle forze dell’ordine hanno dovuto bloccare i più agitati, che hanno tentato di fermare l’auto blu. A sirene spiegate D’Alfonso è scappato via, fra la folla che lo inseguiva a piedi.

Posted in brevi locali.