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TANA PE LA GUARDIA

A Giulianova ormai, come dappertutto purtroppo, vie secondarie e strade di campagne son diventate vere e proprie discariche a cielo aperto. Le cause sono molteplici: da un “porta a porta” spesso inefficiente ed inadeguato a tutta una serie di esigenze, dall’assenza di isole ecologiche e/o campane di raccolta, fino ad arrivare alle cause principali: l’indifferenza, l’incuria ed il menefreghismo dei singoli individui a cui nulla importa far diventare il territorio una discarica più di quello che già è.
A questo fenomeno, così dilagante, è difficile anche porne un freno, diffuso com’è. Ma a volte capita che qualche bastardone venga pizzicato. Come, ad esempio, avvenuto ultimamente ed in passato, quando si è accertata la responsabilità di “noti” commercianti del centro cittadino nel buttare rifiuti in giro…
Avete presente quelli che tengono le loro belle vetrine linde e pinte?
Bene, qualcuno di loro, è stato tra i tanti che buttava le peggio cose nelle discariche a cielo aperto ai margini della città.
Una sorta di paradigma, questo, della nostra società: dietro le vetrine luccicanti del centro, con merce sfarzosa, si celano tante piccole discariche. E se continuassimo questo ragionamento arriveremmo facilmente a fare un sillogismo dietro quel che si cela dietro grandi marche di abbigliamento, ad esempio, quanti soprusi, quante schifezze…
Ma torniamo alle schifezze del nostro circondario. Tra gli schifosi che ultimamente son stati pizzicati a fare delle nostre strade delle pattumiere c’è un… “un esponente delle forze dell’ordine”…
Si, si avete capito bene: uno sbirro, una guardia!
Di cui ovviamente non son state rese note le generalità….
A questo punto noi, gente semplice, ci poniamo un quesito che chiunque si chiederebbe: ma c’è ancora qualcuno che si fida dei controllori, di chi viene delegato a tutela nostra?
A questa domanda, banale e retorica al tempo stesso, dobbiamo iniziare a rispondere con una certa convinzione. Se vogliamo vivere in modo un po’ più dignitoso e senza delegare le nostre vite a chi viene dato il compito di gestirci e controllarci. Perché, nei fatti, costoro fanno delle nostre vite e dei nostri territori delle putride pattumiere.

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