Apprendiamo dai media che l’altra sera a Giulianova è stato attaccato un gazebo della Lega, che raccoglieva firme in difesa del proprio leader per la vicenda della nave Diciotti. A detta dei giornali un gruppo di persone sarebbe arrivato all’improvviso ed avrebbe ribaltato tutto, tavoli, gazebo e supporti dei manifesti, e mandato all’aria tutto il materiale utile per la propaganda leghista.
Avendo appreso la notizia dai giornali, per farci un’idea, abbiamo dato uno sguardo in rete per capire l’accaduto. E, tra i vari social e social media, oltre tutta una serie di giulivi insulti agli anarchici, tipo “galera a vita”, “manganellate sui denti”, “bruciamo il campetto occupato con loro dentro”, ci siam resi conto che la ricostruzione fatta dai giornali (che non riportiamo per decenza – chi vuole li trova in rete), non era per niente veritiera. D’altronde si sa, i giornalisti scrivono sotto dettatura della Questura, stavolta anche sotto dettatura dei fascio-leghisti. In rete, quindi, abbiam visto foto con aitanti giovanotti al gazebo leghista (dieci, quindici), alcuni dei quali nei vari commenti dicevano di essere stati presenti all’aggressione.
Questo minimo sforzo, di capire la situazione, l’avrebbero potuto fare anche i giornalisti, ma evidentemente poi, il compitino non sarebbe stato consono a quello per cui stanno sul libro paga. Con tutt’altra pervicacia, invece, costoro (gli scribacchini), si adoperano nel mettere nomi di compagni sui giornali e, anche in questo caso, nel nominare anarchici o il Campetto Occupato, in merito all’attacco al gazebo leghista.
Quando, invece, non vi è alcuna certezza di chi sia stato a fare questa azione.
Ciò detto, come già ribadito per il sabotaggio della sede cinque stelle, teniamo a precisare che questo blog non parla a nome di nessuno, né rappresenta alcuno. È, solamente ed esclusivamente, il semplice punto di vista di chi ci scrive.
Ed in merito all’attacco contro il banchetto leghista, chi scrive su questo blog, può esprimere solo due semplici concetti: che non interessa chi sia stato a compiere l’azione, perché, può esser stato chiunque ha un minimo di risentimento per le politiche razziste, fasciste, discriminatorie (anche nei confronti di noi del sud… per chi ha un po’ di memoria) che la Lega sta portando avanti.
E, che i ragazzi che hanno fatto quell’azione, chiunque essi siano, hanno fatto bene!
Hanno fatto bene, per l’azione in sé, e per tutto quel che significa: che gli oppressori sono lì, possono essere attaccati, che non tutto deve e può rimanere così immutabile, alla mercè della sottomissione.
A quei ragazzi di buon cuore, che hanno attaccato il banchetto della Lega, ci sentiamo anche di dire grazie!
Perché ci hanno mostrato, a tutti e tutte, che la miseria umana dei nostri tempi non è inevitabile e che chiunque, con un minimo di volontà, può far qualcosa per impedirla.
BREVI LOCALI
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