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Se stessero parlando di libertà?

libertaDurante la settimana, una sessantina di rifugiati ospitati in una struttura a Campli (Te), sono scesi per strada nella cittadina farnese per protestare per le condizioni in cui vivono. Nello specifico lamentavano il fatto di volere le 2,5 euro al giorno che spetta loro, in soldi, piuttosto che in ricariche telefoniche. Protestavano per il cibo scadente che gli veniva fornito, il fatto di essere in troppi nelle camerate, problemi con i vestiti e con la connessione wi-fi.
Immaginate un po’ tutti, il coro di sdegno che si è alzato per questa protesta.
“Come” han borbottato più o meno pubblicamente molti cittadini “gli viene dato da mangiare, bere, da dormire, ricariche e non gli basta? Anche il wi-fi?”
“E noi italiani, che non ci viene dato un cazzo?!?” Sempre il vociferare che si è sentito, riguardo alla protesta dei rifugiati a Campli.
Partiamo da una prima considerazione: fa un po’ strano sentire, leggere tutte queste italianissime lamentele contro i rifugiati, espresse, urlate, biascicate tra un selfie in salento, pubblicità di eventi estivi e brodetti di pesce. Perché forse qualcosa da mangiare ce l’avete anche voi, e forse non solo quello. Ma lasciamo perdere. Lasciamo perdere la solita lezioncina che potremmo fare a chi ruba risorse a popolazioni che vengono qua per sopravvivere. Lasciamo perdere, stavolta.
Perché vogliamo un attimo ragionare sulle richieste che hanno fatto i rifugiati. Continued…

Posted in critica radicale.


Quando verranno a prendersi le vostre case

36649_item_59Dai giornali locali leggiamo che, durante la notte, il Municipio di Montorio al Vomano, è stato imbrattato da ignoti con scritte contro l’autodromo e contro gli espropri, e sul portone è stato rovesciato del letame. Non sappiamo chi sia stato, né c’interessa saperlo.
Ma chiunque sia stato, ha fatto bene!
Ha o hanno fatto bene, perché il comune di Montorio al Vomano ha grandi responsabilità nella distruzione del territorio di San Mauro, con la costruzione dell’autodromo. Ed il Comune sarà, per dirne una, l’ente che opererà gli espropri per conto di società privata! Ciò grazie ad una delibera che l’amministrazione comunale ha, in passato, approvato; facendo passare l’opera come di “pubblica utilità”
Ma ora l’attenzione dei più, se non di tutti (perlomeno quelli che si sono espressi), è nella condanna di questo gesto che considerano “incivile”. Verrebbe da chiedere a questi signori di quale civiltà parlano, quando verranno cacciate le persone dalle proprie case e verrà distrutto un territorio. Vien da chiedergli: è questa la civiltà che auspicano e difendono? Quella del padrone, difeso e sovvenzionato dalle istituzioni, che depreda i territori? Continued…

Posted in critica radicale.


Gaza e l’industria israeliana della violenza

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Posted in casa del popolo.


Qualche anno dopo il 29 luglio 1900

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Posted in anarchismo.


Benefit Ex-Cuem. Concerto alla Comunanza di San Benedetto

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Posted in volantini e manifesti.


Non si chiede il permesso per essere liberi

spkxtjIn questi giorni è uscita la notizia che il gruppo consigliare del Pd al Comune di Giulianova, ha avanzato la proposta di creare appositi spazi per i writers in città, coprendo, in tal modo, tutte le scritte contro le forze dell’ordine, contro le istituzioni, contro i fascisti, contro i devastatori dell’ambiente, ecc… che sono presenti in diverse parti della cittadina adriatica. Ovviamente questa proposta sta raccogliendo il consenso di tutto il consiglio comunale che, in tal modo, coglie due piccioni con una fava. Da una parte le istituzioni combattono quello che loro definiscono “degrado”, dall’altra sembrano concedere spazi ai giovani per esprimersi.
Sul primo punto è ovvio che i muri che esprimono pensieri, critiche, rabbie non sono degrado. Degradante, tutt’al più, è come i politici gestiscono le nostre vite, i luoghi insalubri dove ci fanno vivere, con lo stato pietoso, ad esempio, di mari e fiumi. Degradanti sono i servizi che non ci sono e quando ci sono sempre più scarsi e scadenti ed infine degradanti sono i lavori che ci costringono a fare, sempre più sotto ricatto e sempre meno pagati.
Sul secondo punto, invece, tocca soffermarcisi un po’ di più. Perché se tutti ci accorgiamo che il vero “degrado” è la vita che ci vogliono far fare, la concessione di spazi in cui potersi “esprimere”, da qualcuno, ingenuamente, potrebbe essere recepita come un’apertura dell’amministrazione comunale all’esigenze dei giovani.
Falso! E, per di più, è un inganno!
Un inganno bello e buono, perché con la scusa di abbellire di murales la città, verranno cancellate tutte le scritte che esprimono il reale sentimento di questa città, delle sue strade, di chi le vive. Ed inoltre, non solo verrà cancellato il reale sentimento “della strada”, ma verrà ricoperto e sostituito, come rimarcato nel regolamento proposto dal Pd, solamente da quelle “opere” che avranno rispetto dell’ordine pubblico. È certo: sui muri ci deve essere solo quel che va bene al padrone!
Inoltre, alla responsabilità delle istituzioni che vogliono azzittire ogni forma di espressione, si aggiungerà la complicità di chi, “giovane artista”, si presterà a quest’opera di scribacchino della volontà di chi comanda.
Non si dovrà permettere, ai padroni ed ai loro leccaculo, di decidere quel che è consentito o meno scrivere sui muri della città, perché sarebbe l’ennesimo furto che ci fanno a danno nostro e dei luoghi che ogni giorno viviamo.

Posted in critica radicale.


Sul presidio solidale e la situazione nel CIE di Bari Palese

barimuroIl 18 luglio un gruppo di solidali si è recato davanti le mura del CIE di Bari Palese, uno degli ultimi 5 rimasti operativi, per un presidio.

Nel Centro sono oggi internate 60 persone che rischiano la deportazione coatta e, da 25 giorni, Rohan Lalinda ha lasciato l’incarico da direttore del lager per migranti, probabilmente per un altro incarico in Sicilia.

Attualmente la direzione del CIE è nelle mani dell’ispettore di polizia e, ogni giorno, la presenza militare fa il buono e il cattivo tempo.
Secondo i racconti delle persone recluse, nel CIE è assente qualsiasi tipo di medicinale e vengono distribuiti psicofarmaci per qualsiasi malore.

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Posted in anticarceraria, qui è altrove.


Presentazione libro “La linea”

la linea

Posted in casa del popolo.


Lucio di nuovo in cella

arton18742Da questa mattina, Lucio è di nuovo in carcere. Accusato di essere uscito abusivamente, qualche giorno fa, sul pianerottolo di casa per chiacchierare con alcuni compagni, è stato indagato per evasione e gli è stata revocata la misura dei domiciliari concessagli dopo la fine del primo grado del processo che lo vede accusati di aver partecipato all’attacco al cantiere della Tav nel maggio 2013. Per ora è a San Vittore, per cui chi vuole può scrivergli lì. Proprio questa mattina, poi, si è tenuta a Roma l’udienza della Cassazione in merito alla aggravante di terrorismo per i tre, udienza richiesta questa volta dalla Procura di Torino. Non appena avremo notizie dell’esito ve ne daremo conto.

Lucio Alberti c/o
Casa Circondariale San Vittore
P.za Filangeri 2
20123 Milano

Leggi la sua lettera

Aggiornamento 17 luglio. La Cassazione ha respinto la richiesta della Procura di Torino che avrebbe voluto reintrodurre l’aggravante di terrorismo nel processo di Lucio, Graziano e Francesco.

Posted in qui è altrove, repressione.


Percorsi resistenti

locandina percorsi resistenti

Posted in antifascismo.