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Chi lotta non è mai solo

carc teIl giorno prima del presidio fuori le mura del carcere di Lanciano, alcuni solidali vanno a salutare i detenuti del carcere di Teramo, anche loro in mobilitazione da qualche giorno. Fuochi d’artificio e torce illuminano la serata e lo scoppio di diversi petardoni riscaldano gli animi dei detenuti. Dalle finestre del carcere si alzano grida di libertà e di ringraziamento, e qualcuno, da dentro, dice anche che lo sciopero al momento è sospeso. Tra le voci che escono dalle sbarre si riconoscono chiaramente voci amiche. Il carcere, purtroppo, entra sempre più a far parte delle vite di tutti noi, dei nostri conoscenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli. Lo sappiamo, così come i detenuti sanno che fuori c’è chi li sostiene nelle loro lotte. L’indirizzo a cui possono scrivere, ormai, non serve ripeterlo e, quando durante la serata da fuori qualcuno lo urla, da dentro lo sanno a memoria. La lotta è un discorso ed una pratica quotidiana, che va costruita intessendo rapporti di fiducia e reciprocità. Con il collante della solidarietà, che in questa occasione, come in molte altre d’altronde, ha ribadito ai detenuti che chi lotta non è mai solo.

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Ricapitolando

settimana rossaRicapitolando, domani venerdì 13 marzo Alla Casa del Popolo in corso Garibaldi 117 a Giulianova paese, dalle 20:00 cena sociale ed a seguire presentazione del libro: UNA STORIA SOVVERSIVA, LA SETTIMANA ROSSA AD ANCONA. Sabato, a Pescara, presentazione del libro: DOVE SONO I NOSTRI, di e con Clash City Workers. Sempre sabato, ma a San Benedetto del Tronto, chiacchierata antipsischiatrica e presentazione del corteo contro gli Opg del 28 marzo a Reggio Emilia. Domenica a Lanciano, presidio fuori le mura del carcere, in solidarietà con la mobilitazione dei detenuti. Avanti!

Posted in anticarceraria, casa del popolo, volantini e manifesti.


Fuori le mura del carcere di Lanciano

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Contro gli Opg

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Dove sono i nostri

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Sotto il segno di Ištar: da Kobane a noi

MontagginoAlla vigilia della camminata auto-determinata di domenica 8 marzo, due compagne italiane dialogano intorno all’attuale incontro con le donne curde in lotta. Un’esperienza, quest’ultima, in grado di sprigionare rinnovata potenza, cui volgere lo sguardo anche in chiave storica e che viene qui focalizzata partendo dal proprio percorso nel movimento femminista dagli anni ’70 in avanti.

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Un sassolino

yo6wm6Per una volta, anche dalle pagine di questo blog, viene levato un sassolino dalla scarpa che, per quanto può essere un sassolino insulso ed insignificante, tocca levarlo per un senso di fastidio insopprimibile che produce. Di cosa stiamo parlando? Del comunicato uscito in questi giorni a firma di “Prospettiva Comune” di Teramo riguardo all’ex Ospedale Psichiatrico cittadino. Incuriositi dagli estensori dello scritto, più che dai contenuti che francamente non fanno minimamente parte (nelle elaborazioni e nei progetti) del nostro mondo, siamo andati a dare uno sguardo al comunicato originale, in cui vi è anche il titolo: ANARCHIA E’ POTERE. E qui è sopraggiunto un prurito insopprimibile che ci fa, giusto un attimo – non temete-, mettere becco nella vicenda. Oddio, se uno avesse voglia, potrebbe parlare per ore delle contraddizioni già insite nel titolo del comunicato, o, anche, delle contraddizioni già insite nel lavoro, perché per loro è proprio un lavoro!, che fanno quelli di “Prospettiva Comune”. I quali si permettono di parlare di Potere, che a loro veramente interessa (il Potere giusto, per carità!), e di accostarlo all’Anarchia. Continued…

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Una storia sovversiva

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“Robin Hood” nelle carceri spagnole: Amadeu Casellas

tumblr_mj5pv3C39a1rejwjlo1_1280Amadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.

In questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.

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Alla Libera Comunanza Occupata, a San Benedetto

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