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Attaccate agenzie interinali

Riceviamo da mail anonima e diffondiamo:

“A Giulianova, la notte prima dello sciopero generale vengono chiuse, con colla in tutte le serrature, le agenzie interinali manpower, humangest e gigroup. Vengono lasciati fogli con su scritto: AGENZIE DI SFRUTTAMENTO, SIETE ANCHE VOI I RESPONSABILI DELLE NOSTRE MISERIE, SIETE ANCHE VOI CHE SPECULATE SULLA NOSTRA PRECARIETA’. Alla manpower vi era anche scritto NO EXPO”

fonte: informa-azione.info

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Da un dicembre all’altro. Speciale No Tav

altalena1Un anno è passato dal quel fottuto 9 dicembre del 2013, quando Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò sono stati arrestati con l’accusa di terrorismo. Un anno in cui densità e velocità del tempo han seguito il ritmo, accelerato talvolta, sincopato talaltra, degli affetti. Intensi e profondi, condivisi e trasvalutati, fattisi a seconda dei momenti concetti o azioni. Un anno così lungo, così denso, così rapido cui abbiamo voluto, nonostante tutto, rendere questo piccolo omaggio. A lui; a tutti coloro con cui, nella complicità, nelle difficoltà e nella laetitia, lo abbiamo attraversato; e ovviamente a tutti e tutte coloro che vogliamo liberi.

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Prima del corteo

corteo collagePrima del corteo odierno, studentesco-cittadino, a Giulianova fuori le scuole vengono appesi striscioni, attacchinati sui muri e compaiono anche alcune scritte in solidarietà con i No Tav.

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Con Nikos

nikosR2Lo sciopero della fame di Nikos Romanos, incominciato nelle galere greche lo scorso 10 novembre, sta scatenando la rabbia di molti compagni e solidali in Grecia e altrove. A riguardo una breve corrispondenza con un compagno di Atene.

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Spezzone autorganizzato e proiezione su Pinelli

corteo giulianova

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Appuntamento per il 17

Ad un anno esatto dagli arresti di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, e a poco più di una settimana dalla sentenza di primo grado contro di loro, l’accusa di terrorismo viene contestata anche a Lucio, Francesco e Graziano. In carcere da luglio, i tre finora erano accusati “solo” di detenzione e trasporto di armi da guerra, di danneggiamento a mezzo incendio e di altri reati minori cui questa mattina si sono aggiunti anche il 280 e 280bis, l’attentato con finalità di terrorismo. Questa sgradita sorpresa è stata accompagnata dalla perquisizione delle loro celle, con sequestro di vario materiale, e ha comportato anche il blocco dei colloqui. Un familiare e una amica regolarmente autorizzati questa mattina sono stati infatti rispediti indietro e avvertiti che dovranno richiedere una nuova autorizzazione.  Non sappiamo ancora se, come già accaduto per i 4, i colloqui verranno bloccati per un certo tempo o se in questo caso si tratterà invece solo di una breve sospensione. Né al momento è possibile prevedere quando e dove i tre verranno trasferiti visto che l’accusa di terrorismo prevede un regime di detenzione di Alta Sorveglianza. Continued…

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Lettera dal carcere di Lanciano

Lettera giunta dopo il presidio al carcere di Lanciano:

Carissimi amici, siamo i detenuti di Lanciano dove l’altra sera avete inscenato il vostro dissenso verso il regime opprimente del carcere. Ve ne siamo molto grati, rinforzando le nostre idee di vivere ed espiare le proprie pene in celle piccole, anguste, dove perdi dignità fin a respirare il respiro di chi condivide forzatamente questa sofferenza, annullando ogni dignità di ogni singolo essere umano, sprofondando nella sofferenza. Che ingiustizia, che vergogna, vivendo in una nazione colpevolista, fatta da politici corrotti, che predicano bene e razzolano male. Ma dov’è il senso di giustizia, dov’è un atto di clemenza, dove questa nazione è contro la pena di morte, ma fa morire in carcere di morte di pena tanti disperati ai quali gli hanno tolto la libertà e i propri cari a proprio piacimento solo per il gusto e sentirsi al di sopra della gente, la quale vive per poter sopravvivere, mentre loro rubano e festeggiano con i danari del proprio popolo. Che vergogna… Continued…

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Non lo vogliono

autodromoContinuano le dimostrazioni di contrarietà alla costruzione dell’autodromo del Gran Sasso, nel comune di Montorio al Vomano (Te). Dopo centinaia di volantini distribuiti, consigli comunali in cui la popolazione che abita in quei territori ha dimostrato la contrarietà a quest’opera, grandi pannelli e striscioni (con cui qualcuno ha fatto una figura barbina) che dichiaravano che l’autodromo in quelle zone non lo vogliono; in questi giorni a Montorio al Vomano, tutti i cartelli d’ingresso alla città (che tra l’altro pubblicizzano l’opera) ed alcuni muri vengono ricoperti di scritte contro l’autodromo.

autodromo mo

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Kurdistan, nell’occhio del ciclone (seconda parte)

cover.def.p2.xwebdi Daniele Pepino – 1 dicembre 2014

Una raccolta dei due articoli, leggermente rivisti, è ora disponibile anche in un opuscolo appena stampato: “Nell’occhio del ciclone. La resistenza curda tra guerra e rivoluzione“, edizioni Tabor (a fianco la quarta dell’opuscolo)

Nella prima “puntata” di questo scritto (reperibile sul precedente numero di Nunatak, oltre che su su f(r)eccia), abbiamo cercato di affrontare il conflitto in atto nel Kurdistan attraverso una panoramica delle forze in campo: chi sono, cosa rappresentano, quali identità e progettualità incarnano (nel tentativo di diradare le nebbie del confusionismo mediatico dominante).
In questa seconda parte, proveremo ad addentrarci nella regione del Rojava (o Kurdistan occidentale, Siria del Nord) per esplorare i sentieri di quell’autonomia popolare che sta resistendo malgrado tutto – malgrado la guerra, l’assedio dell’IS, l’embargo, l’isolamento – e che rappresenta una forza di rottura rilevante sia da un punto di vista militare (in quanto principale baluardo contro l’avanzata dello Stato Islamico), sia sul piano politico (in quanto radicale e concreta alternativa all’inferno fratricida a cui sembra essere condannato il Medio Oriente).
Avremmo preferito concentrarci esclusivamente sulle forme organizzative della rivoluzione in Rojava, ma la gravità degli ultimi accadimenti sul campo impone d’essere affrontata. Perciò, pur nella difficoltà di fissare fatti di cronaca che vanno evolvendosi giorno dopo giorno, abbiamo aggiunto al fondo una breve scheda di inquadramento sull’assedio e la resistenza in corso a Kobane. Continued…

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Cartolina dal carcere

???????????????????????????????Cartolina giunta dopo il presidio al carcere di Lanciano:

Sepolto vivo, lìddove le tenebre regnano sovrane, opprimendo l’animo e la dignità dell’essere umano, io vi ringrazio.
Con la vostra manifestazione, di denuncia e solidarietà, avete riacceso la speranza nei cuori dei molti, che come me, sono stati privati della loro libertà.
Mi auguro vivamente che con i vostri sforzi, riusciate a sensibilizzare gli animi di coloro che sono sordi alle nostre disperate grida di giustizia.
Le carceri sono lo specchio della società.
Noi siamo “vitelli” all’ingrasso… il nostro unico scopo è quello di sfamare le ingorde tasche degli amministratori di questo sistema corrotto.
Il vostro impegno è la nostra forza… Grazie di cuore.

ps: Domenica 26 ottobre siete stati grandi!!!

Lettera firmata

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