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Esiste nei vostri codici…

giuramento«Esiste nei vostri codici di legge una violenza legale e una illegale.

Noi siamo accusati della seconda, voi vi fate forza della prima ed essa è fondamento della legge a cui vi appellate.

La vostra violenza legale è quella che rende possibile lo sfruttamento di milioni di persone, che uccide con le sue guerre “umanitarie”, che butta in strada chi non riesce a pagarsi un affitto, che devasta i territori in cui viviamo, che ingabbia vite umane dentro Cie e galere.
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Con un’arma in tasca. Una conversazione con Jean-Marc Rouillan.

MIL-Collage.1“Quando hai un’arma in tasca, la tua coscienza del conflitto e del livello dello scontro è diversa”.

Ancora sottoposto dallo Stato francese all’interdizione di parlare degli episodi per cui fu condannato all’ergastolo, Jean-Marc Rouillan ripercorre alcuni momenti della sua esperienza di rivoluzionario: l’incontro coi rivoluzionari spagnoli a Toulouse e la nascita del MIL, la vicenda del GARI, la formazione di Action Dirècte e, infine, il vendicativo accanimento del sistema penale francese.

Ascolta su Radiocane.info

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Michele trasferito

«Piacenza, 20 settembre 2014

Dopo il trasferimento di Andrea per chissà quale meta, ecco anche il mio turno ad appena un giorno di distanza. Non so se i tre rapporti disciplinari a mio carico, la faccenda dei saluti e del giornaletto, possano aver influito, però ieri mi hanno fatto preparare le masserizie e caricato sul blindato. Sono partito intorno alle 15, e alle 17 mi trovavo già a Piacenza. Di qualsiasi articolo in mio possesso ho potuto portare in cella solo una piccola parte: tre paia di calzini, tre magliette, tre libri etc. Le mie irose proteste e la pretesa di avere una copia scritta del regolamento interno mi sono valse una risposta dell’ispettore che mi ha informato che il regolamento interno non esiste! Il limite alla disponibilità dei miei effetti era stato giustificato come restrizioni necessarie a condividere dei piccoli spazi, invece mi trovo in cella da solo.   Continued…

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La nostra vendetta per il popolo straziato e martirizzato non conoscerà fine

makhnovscinaIl 25 settembre 1919, a Mosca, mentre i bocheviks fanno regnare il terrore liquidando con la loro polizia politica (Ceka), ogni forma di opposizione e soprattutto quella dei Socialisti Rivoluzionari di sinistra e degli anarchici che si sono rifiutati di collaborare con il potere, un gruppo di anarchici, che è andato nella capitale per organizzarvi la resistenza, commette un attentato contro il Quartiere generale dei bolscevichi, in via Léontiev, dove sono riuniti i rappresentanti del Partito comunista moscovita.
Verso le ore 21, due bombe sono lanciate attraverso la finestra nella sala in cui sono riunite 150 persone, esse provocano 12 morti tra cui Zagorsky, segretario del comitato del Partito, e 58 feriti, tra cui alcuni responsabili come Bucharin.
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Dall’aula Bunker. Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò

Questa mattina, durante l’udienza del processo per l’attacco contro il cantiere di Chiomonte, del 13 maggio 2013, Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò hanno rivelato che quella notte c’erano anche loro.

Se volete, potete ascoltare le loro parole su Macerie

Oppure leggerle:

«Conoscevo la Maddalena e la Val Clarea prima che ci venisse impiantato il cantiere dell’alta velocità. In quei boschi ho camminato, ho dormito, ho mangiato, ho cantato, ho ballato. In quei luoghi ho vissuto frammenti di vita preziosa insieme ad amici che ora non ci sono più e che porto nel cuore.
In quei luoghi sono tornato più volte negli anni.
Di giorno, di notte, di mattino, di sera; d’estate, d’inverno, in autunno e in primavera. Ho visto quei luoghi cambiare nel tempo, gli alberi cadere abbattuti a decine per fare spazio a siepi di acciaio spinato. Ho visto il cantiere crescere e un pezzo di bosco sparire, le torri-faro spuntare numerose e l’esercito arrivare a sorvegliare un desolato sterrato lunare con gli stessi mezzi blindati che pattugliano i monti afgani.
Così in Val Clarea son tornato una volta ancora in quella ormai celebre notte di maggio.
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Pavlos Fyssas. Un anno dopo.

palmeUn anno dopo la morte di Pavlos Fyssas, ucciso per mano di un militante di Alba Dorata il 18 settembre 2013. Un resoconto sulle due giornate organizzate ad Atene per la commemorazione. E un’occasione per qualche riflessione su Alba Dorata oggi.

Ascolta da Radiocane.info

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Con chi lotta per la libertà

con chi lotta

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Scritte, striscioni e trasferimento di Claudio

Finalmente la protesta contro l’isolamento di Graziano ha mosso i suoi primi piccoli passi al di fuori delle mura carcerarie. Qualche giorno fa, grazie a numerose scritte su degli autobus, la notizia dello sciopero dell’aria di Chiara, Niccolò, Mattia, Claudio (ai quali stamattina si è aggiunto anche Francesco), e di quello della spesa e del carrello di Lucio, ha fatto il giro delle strade di Milano. Le scritte hanno anche ricordato la diretta responsabilità in questa vicenda dei Pm torinesi Rinaudo e Padalino e della direttrice del carcere di Lecce Rita Russo, mentre alcuni striscioni con gli stessi contenuti sono apparsi su dei cavalcavia della circonvallazione meneghina. Continued…

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Novità bustocche e iniziative valsusine

Da ieri anche Lucio si è unito alla protesta contro l’isolamento di Grazianoe fino a martedì 18 settembre porterà avanti  quindi uno sciopero della spesa e del carrello nel carcere di Busto Arsizio.

Qui, nei giorni scorsi, il comandante delle guardie ha convocato Lucio per comunicargli che, su richiesta della Procura di Torino, avrebbero iniziato a trattenergli tutta la corrrispondenza in entrata dal, non meglio precisato, contenuto “politico”. Cartoline, lettere e opuscoli, che alludono in qualche modo a delle lotte, verranno quindi bloccati e non si sa bene dove siano destinati a finire, visto che nessun provvedimento di censura formale è stato notificato a Lucio o ventilato durante il colloquio. La misura, stando almeno alle parole del comandante delle guardie, sarebbe piuttosto ufficiosa e di conseguenza dai contorni più vaghi del solito. Continued…

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Sciopero della spesa nel carcere di Asti

firstshot-1Dal carcere di Quarto Inferiore, ad Asti, i detenuti annunciano che, a partire da oggi, mercoledì 10 settembre, inizieranno uno sciopero della spesa. Il motivo della protesta, come già per l’analoga protesta di Brissogne, è l’aumento del prezzo delle bombolette del gas, articolo il cui prezzo sta aumentando anche in altre carceri.
Ad Asti il rincaro si è verificato a luglio. Immediatamente i detenuti hanno scritto una lettera alla direzione contestando la variazione di prezzo, da 1,20 euro a 2 euro, e richiedendo una verifica dei prezzi delle bombolette di gas e degli altri prodotti con i prezzi che gli stessi articoli hanno nei supermercati fuori, come prescrive l’ordinamento penitenziario. Ma fino ad ora nessuno ha dato loro una risposta. Continued…

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