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LE PROVE SCIENTIFICHE

9 aprile. Esiste a tutti gli effetti un legame tra le falde acquifere inquinate e l’aumento di gravi malattie in una determinata area? Secondo molti medici il collegamento tra i due fenomeni c’è ed è molto stretto, e la questione in Abruzzo è come non mai di stretta attualità. Non ancora si placano, infatti, le polemiche ed i timori relativi alla triste vicenda della discarica di Bussi sul Tirino, in cui nelle acque del fiume sarebbero state sversate fino alla fine degli anni ’70 tonnellate di residui della produzione dell’ex polo industriale, che avrebbero quindi inquinato la falda acquifera. Un inquinamento i cui effetti, secondo gli esperti, starebbero iniziando a manifestarsi ora, con un evidente e preoccupante aumento di malattie conseguenza diretta della corruzione della catena alimentare. “Purtroppo sono ormai all’ordine del giorno notizie sulla presenza di agenti inquinanti su terreni agricoli, vegetazione e falde acquifere” – ha spiegato il presidente provinciale di Omceo (Ordini medici chirurghi ed odontoiatri) – “che vanno ad incidere sull’ambiente e quindi sulla catena alimentare in modo spesso definitivo, con la conseguenza dell’aumento di patologie prima poco diffuse”. Il tema sarà al centro di un congresso che si svolgerà il prossimo fine settimana a Sulmona, cui interverranno 16 ordini professionali per una dettagliata informazione interdisciplinare sulle problematiche dell’inquinamento.

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