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Bu bu… e il leghista non c’è più

giulianovaNell’ultimo fine settimana, in moltissime piazze italiane, i leghisti ed i loro compari fascisti, hanno fatto banchetti di raccolta firme, in cui, provocatoriamente, si chiedeva di sottoscrivere agli italiani, un foglio in cui si diceva che anche loro, gli italiani, chiedevano asilo politico. E di conseguenza, a detta dei leghisti, avere tutti i benefici che ha chi sta arrivando in Italia, ricevendo lo status di rifugiato. A riguardo ci siamo espressi molte volte, ultimamente ad esempio in merito alla notizia dell’arrivo di quattrocento migranti in provincia di Teramo, e quindi non ci ripetiamo.

In quest’ultimo fine settimana, quindi, diversi erano i banchetti leghisti e dei loro sodali, anche in provincia di Teramo. A Giulianova domenica mattina il gazebo razzista era montato in piazza Fosse Ardetine e, quando qualcuno se ne accorge (visto che l’ultima volta i leghisti avevano dato buca…) parte un rapido giro di contatti tra gli antirazzisti e tra chi ha in odio la Lega. Dopo un po’ si iniziano a radunare un po’ di persone, ma del gazebo… non c’era più alcuna traccia! Oibò!

Eppure il loro sito internet (che ovviamente per questioni di buongusto e decenza non riportiamo) pubblicizzava il presidio giuliese dalle 9 alle 18… ed invece alle 13 non vi era più l’ombra.

Forse i leghisti consigliati da qualche amico della questura, il quale ha detto loro che qualche male intenzionato si stava organizzando, o forse per cose loro, sta di fatto che ad ora di pranzo il gazebo era sparito… Bu bu… e il leghista non c’è più!

A quel punto, qualcuno entra nella scuola abbandonata che affaccia sulla piazza e, dal secondo piano del palazzo, viene fissato uno striscione. In piazza le persone che ci sono annuiscono, dando ragione ai contestatori, che rimarranno in giro ed in piazza per tutto il pomeriggio, vedendo bene che i leghisti non si ripresentassero dopo pranzo. Ma niente! E così, in un affollato pomeriggio di sole, a Giulianova, di leghisti e razzisti col banchetto nemmeno l’ombra; mentre, nella piazza centrale della cittadina adriatica, campeggiava per tutta la giornata lo striscione con su scritto: “IL NEMICO E’ IL PADRONE, NON L’IMMIGRATO. LEGHISTA, SCIACALLO RAZZISTA!

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