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AND THE WINNER IS…

DSC00381Il titolo di campione, in questo caso sarebbe meglio dire campionessa, d’infamia della settimana va, senza ombra di dubbio, alla signora o signorina Anja Cantagalli, giornalista de Il Messaggero. La campionessa in questione, a tutta pagina sul quotidiano, ha titolato: “L’ambasciatore israeliano accolto da scritte antisemite”. Ora, se è vero che sui muri esterni dell’università vi era scritto “ISRAELE UGUALE APARTHEID”, “PALESTINA LIBERA” e “BOYCOTT ISRAEL”, non si riesce proprio a capire cos’abbiano a che fare questi concetti con l’antisemitismo. Forse la campionessa in questione non sa cosa voglia dire antisemitismo e, da brava giornalista, le sarebbe bastato farsi un giro su wikipedia per capire che “con la parola antisemitismo, per alcuni eufemismo e sinonimo di giudeofobia («paura, odio irrazionale per i giudei», cioè gli ebrei) si indicano i pregiudizi e gli atteggiamenti persecutori nei confronti degli ebrei.”
Ma forse chiediamo troppo e così, chi ha letto l’articolo, avrà pensato bene che qualche razzista contro gli ebrei ha espresso il suo odio e rancore sui muri dell’università.
Ma leggendo quelle scritte, subito coperte tra l’altro per non far leggere le responsabilità di quegli assassini (come scritto nell’articolo di ieri), si sarebbe capito altro: si sarebbe capita la persecuzione che lo Stato Israeliano fa contro i Palestinesi, la libertà che quest’ultimi non hanno e per cui lottano e muoiono. E si sarebbe capito il fatto che i tentacoli israeliani arrivano fino a casa nostra ed anche noi possiamo incidere un minimo contro le loro violenze.
Ma la campionessa ha voluto dare un’altra lettura della realtà.
Per questo, chiunque volesse spiegarle un po’ di storia, o volesse dirle qualcos’altro, la trova qui: https://www.facebook.com/anja.cantagalli

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