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GUERRA AI POVERI

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18 ottobre. Le istituzioni continuano la guerra contro i più poveri della nostra società. L’altra sera, a Pescara, la polizia ha fatto allontanare una ventina di persone che stavano per sistemarsi alle spalle della stazione ferroviaria, dove i senzatetto sono spariti da un po’ proprio a seguito dei servizi quotidiani interforze, predisposti dal questore Paolo Passamonti, finalizzati a far scomparire i poveri dallo sguardo e dal decoro della città. Nei giorni scorsi, poi, hanno preso il via anche i servizi serali specifici della polizia municipale, mirati a monitorare alcune zone dove si concentrano sempre più coloro cercano un minimo di riparo, non avendo una casa. «Ultimamente», spiega il comandante della municipale, Carlo Maggitti, «le zone più gettonate dai senzatetto sono piazza Salotto, via Sulmona, via Teramo e l’area vicina al Bingo. Con le nostre pattuglie, impegnate straordinariamente in questo servizio dalle 19.30 alle 22, preveniamo il fenomeno e lo contrastiamo, sia attraverso le multe (50 euro) sia liberando le aree occupate da queste persone, per lo più accattoni che di giorni troviamo ai semafori». Il fenomeno viene monitorato dal Nucleo antidegrado dei vigili, guidato dal maggiore Donatella Di Persio, che dice, il bastardo, di “combattere l’accattonaggio e il bivacco elevando 6 o 7 contravvenzioni al giorno”. Sono diverse, poi, le ispezioni a strutture pubbliche e private dove si concentrano i senza fissa dimora: dall’ex Fea, che è tornato a ospitare alcune persone che hanno bisogno di un tetto, a un edificio abbandonato su via Aterno, fino agli alloggi in disuso nella zona del porto.  Ma la disperazione, di chi non ha un tetto sotto cui stare o un posto dove ripararsi, porta a infilarsi ovunque, e la risposta repressiva che danno le istituzioni non solo non risolve il problema, ma è il sintomo delle barbarie dei tempi che stiamo vivendo.

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