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Mapuche. Storie dell’altro mondo

Ed ecco un altro appuntamento che già era in programma, ma che per i ben noti problemi non si farà al campetto. L’iniziativa, con un compagno che da anni segue e sostiene le lotte dei Mapuche, la faremo in PIAZZA CADUTI 29 FEBBRAIO 1944, la piazza dietro al comune a Giulianova paese. E in caso di maltempo ci sposteremo alla Casa del Popolo

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Assemblea pubblica

Ringraziando i tantissimi che ci hanno espresso vicinanza e solidarietà, diamo il primo di una serie di appuntamenti per parlare di quel che è successo e far ripartire il Campetto Occupato…
Perché se si pensano di fermarci, si sbagliano di grosso…
MERCOLEDÌ 27 SETTEMBRE
ORE 21:00
ASSEMBLEA PUBBLICA
PIAZZA BUOZZI, GIULIANOVA

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La Resistenza Continua!

Oggi 24 settembre una settantina di compagni, venuti anche da fuori provincia, hanno onorato la memoria partigiana della battaglia di Bosco Martese nel suo 74esimo anniversario.
Dietro la corona di fiori, a firma di COMPAGNI E COMPAGNE e lo striscione con su scritto IERI, OGGI, DOMANI PARTIGIANI, son stati percorsi le poche centinaia di metri che dividono il piazzale del Ceppo al monumento ai partigiani. In corteo, durante tale tragitto, son stati fatti cori e canzoni partigiane, con lo sventolio di bandiere Rosse ed il colore dei fumogeni.
Arrivati al monumento é stata ricordata l’importanza ed il valore storico della battaglia di Bosco Martese, e si é sviluppato un interessantissimo dibattito, con vari interventi, sulla resistenza oggi. Resistenza alle devastazioni ambientali, sul mondo del lavoro, nelle scuole, per avere o mantenere un tetto sotto cui stare. Resistenza che quotidianamente portano avanti i territori che si autorganizzano, e chi porta aiuto e sostegno (come le brigate di solidarietà attiva) a queste forme di autorganizzazione e resistenza. Si é parlato anche del grave atto che ha colpito durante la settimana il Campetto Occupato di Giulianova che é stato incendiato da ignoti, e si é parlato dell’assemblea pubblica che vi sarà al riguardo mercoledi prossimo a Giulianova.
Si é detto infine che l’antifascismo é quanto mai attuale e che la resistenza, in tutti gli ambiti della nostra vita, é una lotta che dobbiamo continuare a portare avanti…
Per chi stava in quei giorni a Bosco Martese, per noi che viviamo le sopraffazioni quotidiane e per chi verrà…
LA RESISTENZA CONTINUA!

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Le fiamme si estinguono, le idee no…

La notte tra il 20 e il 21 settembre lo stabile del CampettOccupato è stato dato alle fiamme, riducendo in cenere diverse attrezzature e centinaia tra libri e opuscoli. Fortunatamente non sono rimasti coinvolti nè persone nè animali, nonostante il grande rischio che il fuoco si propagasse nelle zone limitrofe.
Il messaggio è chiaro, qualcuno vuole che il Campetto non esista più. Di attacchi vili ne abbiamo ricevuti tanti in passato ma mai di questà entità. Il tutto si va a sommare ad un clima di sgombero imminente come riportato dalle cronache locali nei giorni precedenti.
Del resto si sa, che un posto, non inteso come quattro mura, che si è sempre dato da fare per creare una socialità orizzontale, un posto contro ogni forma di soppressione della libertà, un posto non convenzionale e non commerciale, il CampettOccupato, un posto libero da ogni concezione autoritaria… E’ E SARA’ SEMPRE UNA SPINA NEL FIANCO!!!

CHI GIOCA COL FUOCO
PRIMA O POI SI SCOTTA

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Partigiani ieri, Partigiani oggi

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Bosco Martese ce l’ha insegnato

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ALLERTA (a proposito di un eventuale sgombero…)

Da oltre un anno e mezzo a Giulianova esiste uno spazio occupato ed autogestito. Uno spazio che in tutti questi mesi è stato attraversato da centinaia di persone, che son venute al CAMPETTOCCUPATO per un’iniziativa, per un concerto e per un benefit per qualche compagno incarcerato. Persone che son potute passare a veder un film o fare un murales. Persone che son potute passare a prendere qualche ortaggio del nostro orto o delle uova delle nostre galline. Tutto ovviamente in forma gratuita. Persone che son venute al Campetto a portare un aiuto, visto che dopo il sisma il Campetto Occupato è stato centro di raccolta e smistamento per aiuti ai terremotati. Persone che son potute semplicemente passare per poter stare in un posto in cui son state nell’infanzia o in cui non erano mai state, ma non potevano….

Continued…

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PASKA LIBERO

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A ferragosto al carcere di Teramo

A ferragosto, una trentina di compagni hanno fatto un presidio di solidarietà fuori il carcere di Teramo. Sfidando le assurde disposizioni della Questura di Teramo (che abbiamo pubblicato nei giorni passati), i solidali si son messi in un luogo diverso rispetto a quello imposto dalle guardie (in cui non ci sarebbe stata alcuna comunicazione ed alcun contatto con i detenuti). Non rispettando le imposizioni della Questura, si è riusciti invece a comunicare con i carcerati, esprimere loro solidarietà, ascoltare le loro problematiche, parlarne dei drammi del carcere, della violenza della sua esistenza. Si è riusciti a fargli sentire per un paio d’ore un po’ di musica, fare capire a tutti loro che non sono soli. Che in un giorno come il ferragosto, un giorno ancor piu’ triste per chi è recluso, c’è stato chi ha preferito passarlo con loro. A fine presidio, con gran parte dei detenuti, con le mani protese all’esterno delle sbarre alle finestre, che salutava e ringraziava i solidali, fuochi d’artificio son stati la promessa e l’impegno che i carcerati non verranno mai lasciati soli. Col cuore in gola nel vedere, in una calda giornata di ferragosto, decine di braccia stringere i pugni e salutarci da delle sbarre di un carcere. Col sangue agli occhi nel volere, ieri come sempre, strutture come le carceri, distrutte. E con esse il sistema di dominio che sfrutta e reprime.

Due giorni prima del presidio due compagni sono stati fermati ed identificati fuori il carcere di Teramo. Qualche istante dopo che erano arrivati, una pattuglia di carabinieri che casualmente, ma proprio casualmente…, passava di là, li ha fermati ed identificati.
Una piccola nota lieta della serata é che mentre i compagni venivano fermati e controllati, dalle finestre del carcere diversi detenuti urlavano SBIRRI MERDE, ed altri simpatici appellativi contro i carabinieri.

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Lettera di Paska dal carcere di Lecce

Lettera di Paska ad “Olga” dal carcere di Lecce, 14 agosto 2017: c’è il timbro “Visto per censura Casa Circondariale – Lecce” due giorni dopo

Ciao, come state?

Grazie innanzitutto per i due opuscoli e per la cartolina.

In questi 12 giorni ho sentito svariati saluti e provato a rispondere a 2 presidi. Forse ho riconosciuto pure la voce di uno di voi.

Comunque, mi hanno arrestato il giorno 3 ed il pomeriggio, verso le 3:30/4:00 mi han portato in sezione. In cella singola e senza poter fare l’aria con gli altri. Venerdì pomeriggio 4 mi hanno trasferito in isolamento, causa rapporto disciplinare perché provavo a rispondere al primo presidio di solidarietà tenutosi fuori e perché rispondevo male ai secondini che mi intimavano di smetterla di urlare (secondo loro davo fastidio agli altri in sezione) e di scendere dallo sgabello (vi ero salito per sentire meglio il presidio).

 

Continued…

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