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Tre giorni contro Razzismo e Repressione

no frontiere

Posted in antifascismo, antirazzismo.


NON DIMENTICHIAMO! NON PERDONIAMO!

NON PERDONIAMO

Posted in antifascismo.


Sulla coscienza l’abbiamo anche noi

fermo-675Qualche giorno fa Emmanuel, un ragazzo di colore, è stato barbaramente ucciso per strada a Fermo da un fascista. Non indaghiamo sulle dinamiche perché non siamo né giornalisti né magistrati. Ci “basta” sapere che Emmanuel è stato ammazzato per cause razziali, e questa cosa fa rabbrividire al sol pensiero che possa accadere!
Ma è accaduto, così come accaduto altre volte!
L’orrore di una società profondamente e intrinsecamente malata, erosa dalle sue follie, dalla sua guerra intestina tra gli ultimi.
Questo omicidio razzista è frutto di questa società, del suo clima avvelenato.
Questo omicidio razzista ha un esecutore, ma ha anche altri responsabili: chi fomenta e chi specula sull’avvelenamento della nostra società. Avvelenamento dei rapporti sociali, avvelenamento dello sguardo verso “l’altro”, avvelenamento del riconoscimento del vero nemico.
Questo omicidio razzista è stato possibile solo a causa del terribile clima d’indifferenza che pervade le nostre società, e cadrà nell’oblio proprio in ragione di tale indifferenza.
Ma Emmanuel, purtroppo, sulla coscienza l’abbiamo anche noi, compagni e compagne.
L’abbiamo anche noi, nel momento in cui abbiamo permesso ai fascisti, alla loro propaganda, alle loro azioni di scorrazzare indisturbati nei nostri territori.
L’abbiamo anche noi, nel momento in cui abbiam permesso ai porci che dicono di rappresentarci di sdoganare le carogne fasciste, di andarci a braccetto, di legittimarle.
L’abbiamo anche noi, nel momento in cui abbiam abbandonato le strade con le problematiche, spesso contradditorie, ma reali delle persone che ci circondano.
L’abbiamo anche noi, nel momento in cui abbiam preferito l’autocelebrazione fondata sul nulla, l’autorappresentanza dei propri gruppi o congreghe politiche, l’apparenza in un social network o, più semplicemente, ci siam adagiati nel ruolo che lo spettacolo ci aveva ritagliato.
Sulla coscienza Emmanuel l’abbiamo anche noi, ed ognuno ed ognuna sa far i conti con la propria di coscienza…
Senza tante altre parole, analisi o panegirici, perché tutto ciò non si affronta né si risolve con le parole.
E con il magone dentro ed il sangue agli occhi, vien solo da pensare ad un ragazzo orribilmente ammazzato per strada perché di colore. Ed alla sua compagna, fuggita con lui dal proprio paese per scappare da degli assassini. Ed essere arrivata qui, dopo aver subito le più tremende sevizie, aver perso due bambini, aver immaginato e sognato una vita, oggi distrutta. Che abbiamo anche noi sulla coscienza…

Posted in antifascismo, critica radicale.


41 bis = tortura

manifesto25-2

Posted in anticarceraria.


Dighe

DIGHE

Posted in anticarceraria.


Il nostro spirito ribelle

spettacolo triv giu

Posted in nocività.


… E la saga continua…

jean-pierre-leaud-e-patrick-auffey-in-una-scena-de-i-400-colpi-15213Torniamo sulla contestazione alla festa della Polizia di Stato della settimana scorsa. E ne riparliamo perché in questi giorni gli sbirri, non sazi delle denunce per resistenza, oltraggio e manifestazione non autorizzata, stanno affannosamente (contattando telefonicamente anche i parenti dei compagni) cercando di notificare a qualche compagno il foglio di via da Giulianova. Si sa, rosicare è brutto! A maggior ragione quando di mezzo c’è la verità che, come diceva una famosa canzone: “…ti fa male lo so”. A maggior ragione quando ogni giorno si sentono nelle cronache, di omicidi e di atti efferati perpetrati dalle forze dell’ordine su migranti, detenuti, ragazzi che tornavano da un serata in compagnia o persone sottoposte ad un fermo di polizia che poi son state uccise. Purtroppo di esempi ne abbiamo tantissimi: Bianzino, Ferrulli, Aldrovandi, Cucchi, Uva, Sekine e tanti altri che, purtroppo son incappati nelle forze dell’ordine.
Noi, l’altro giorno, agli sbirri siam andati a dirgli proprio questo: che sono degli assassini!
E questa cosa non gli è calata proprio, tanto che adesso, come detto, si stan adoperando per notificare fogli di via da Giulianova.
Il foglio di via, tra l’altro, è una “misura di prevenzione” che impedisce ad una persona di stare in un territorio, di solito per tre anni. Il tutto a totale discrezionalità del Questore che lo emana. Infatti il foglio di via, per essere notificato, non passa da un Tribunale, ma viene dato e basta. Ci si può opporre certo: o al Prefetto (?!) o, pagando, tramite ricorso al Tar…
D’altronde per rompere i rapporti e fiaccare le resistenze nei territori l’apparato repressivo usa tutti i mezzi che ha a disposizione. Negli ultimi anni ad esempio, contro i compagni son stati dati decine di fogli di via, anche nel nostro territorio. E son stati dati per degli attacchinaggi, delle manifestazioni antifasciste, degli attacchi contro strutture del potere, delle occupazioni e via dicendo. Per qualunque motivo possono darlo. E l’hanno dato anche per avvenimenti per cui, in fase processuale, poi un compagno è stato assolto… ma intanto ti fai tre anni lontano da un territorio!
A Giulianova da poco tempo erano finiti gli otto fogli di via della durata di tre anni, in seguito all’attacco contro il banchetto di Casapound.
Il foglio di via quindi, è una misura totalmente a discrezione delle forze dell’ordine senza poter, nell’immediato, controbattere ed opporsi.
Ma, diciamoci la verità, in questi anni i fogli di via, in provincia, son stati abbondantemente non rispettati dai compagni. Per due semplici motivi che sono alla base dello sviluppo dell’umanità verso l’emancipazione: che la legge, a maggior ragione quando strumento ingiusto, iniquo ed a difesa di un privilegio, non va rispettata! E che se fossero state per le carte dei tribunali o per la volontà del Leviatano di turno, ancora ci troveremo alla servitù della gleba, anche se non siamo poi così lontani…
Ciò detto, il compagno o i compagni (ancora non sappiamo bene quanti saranno colpiti da questa misura repressiva) destinatari del foglio di via si comporteranno secondo propria coscienza, nel rispettarlo o meno.
Quel che è certo, è che qualunque sarà la loro scelta avranno la solidarietà e l’appoggio di tutti gli altri compagni e non solo. Perché, per quanto riguarda la contestazione alla Polizia, in questi giorni a Giulianova e in tutta la provincia, molti son stati i sorrisi, gli apprezzamenti, gli incoraggiamenti, i sostegni. Da tante persone definite “normali”. In molti ci han detto “Avete fatto bene!”
E quando stan così le cose, non c’è carta di tribunale o di questura, che possa fermare le nostre idee e le nostre lotte!
Ne siamo certi!

Posted in repressione.


Contro ogni muro

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Posted in anticarceraria, volantini e manifesti.


Il primo giugno al Campetto

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Posted in antimilitarismo, volantini e manifesti.


Matti da slegare

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Posted in critica radicale.