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Zad partout: cronache dopo una morte annunciata

remiNelle ultime settimane, dopo la morte di Rémi Fraisse, ucciso da una granata della polizia francese durante gli scontri alla Zad di Sivens, innumerevoli sono state le manifestazioni di solidarietà, rabbia e attacco contro le forze dell’ordine.

Abbiamo sentito due compagni francesi per avere aggiornamenti ed elementi di analisi su quanto sta avvenendo in questi giorni in Francia.

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Assolti

Oggi tre compagni sono stati assolti in primo grado dal tribunale di Teramo per i reati di: “istigazione a delinquere” e “istigazione a disobbedire le leggi dello Stato”, per i quali il pm aveva chiesto un anno e sei mesi di condanna per ciascun compagno. Il procedimento, iniziato ormai sei anni fa, partiva dal sequestro di alcune copie di f(R)eccia – pagine di anarchismo e critica radicale, (che a suo tempo veniva pubblicato mensilmente e solamente su copie cartacee) i cui articoli “avrebbero istigato a delinquere ed a disobbedire le leggi dello Stato“. Non possiamo che esser contenti per l’assoluzione dei compagni, il che ovviamente non ci farà mai credere che possa esistere una giustizia giusta nei tribunali. Ma saremo ben più contenti se le preoccupazioni della procura teramana sono diventatate nel tempo, o diventeranno, realtà.

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Kurdistan e questione di genere: una lotta di liberazione

frida2La questione di genere costituisce senz’altro uno dei tratti salienti dell’attuale esperienza di lotta kurda.
La gestazione di questo contributo nasce dall’incontro tra le compagne di ReFe  Milano (Relazioni Femministe) e alcune compagne kurde e risale alla primavera scorsa, quando la situazione del popolo kurdo non aveva la visibilità mediatica che, in un modo o nell’altro, ha oggi. Le differenti condizioni geopolitiche non intaccano alcuni temi di fondo.
Un contributo polifonico sul rapporto tra questioni di genere e percorsi di liberazione individuale e collettiva. Alle compagne kurde, le cui risposte ci sono giunte scritte, prestiamo volentieri le nostre voci.

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Cineforum novembre

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Lo Stato uccide

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Per le strade di Giulianova

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Dal presidio al carcere di Lanciano

Domenica 26 ottobre un bel gruppo di compagni/e e solidali sono andati sotto le mura del carcere di Lanciano, per esprimere solidarietà ai detenuti e per dare sostegno a chi, anche nel carcere lancianese, cerca di opporsi alle angherie ed ai soprusi che vengono perpetrati dalle guardie e dal sistema carcerario stesso. Durante il pomeriggio, da un luogo in cui parte dei detenuti potevano vedere e sentire i solidali (a dispetto della volontà degli sbirri locali che volevano relegare i compagni nel piazzale antistante il carcere, nel più totale isolamento ed assenza di contatto coni i carcerati), sono stati letti comunicati ed è stata fatta ascoltare un bel po’ di musica a quell’ambiente tetro. Sono state raccontate le esperienze delle mobilitazioni nelle altre carceri, come ad esempio nel carcere di Asti o in quello di Aosta; sono state raccontate delle petizioni collettive fatte dai detenuti; e di rivolte che ci sono nelle galere. È stato detto che anche fuori le carceri c’è chi sostiene le lotte dei detenuti, oltre che con presidi, con azioni contro chi specula sui detenuti o contro chi decide della vita dei carcerati. Da dentro le mura del carcere a tratti venivano fatte battiture e si alzavano urla di libertà e di gioia quando dalle casse degli altoparlanti venivano lanciati insulti contro le guardie ed il sistema penitenziario o quando venivano fatti discorsi di solidarietà e di lotta. Fuochi d’artificio e grossi petardi hanno poi colorato un po’ l’atmosfera triste del carcere, con la promessa, gridata forte dai compagni, che chi lotta, non verrà mai lasciato solo!

Posted in anticarceraria.


Una lettera da un operaio di Rolli

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera che ci è giunta da un operaio che lavora alla Rolli, dove i lavoratori sono in sciopero da inizio settimana. Per chiunque volesse scriverci, può farlo al nostro indirizzo mail laraje @ autistici.org , oppure presso: Associazione “fiore selvaggio”, c.p. 22, 64021 Giulianova paese (Te)

Ciao, da qualche tempo ho conosciuto questo sito, che ho visto che avete dato notizia delle vicende dello stabilimento alimentare di Roseto usando le parole giuste, secondo me. Vi scrivo queste righe per chiedervi se è possibile pubblicarle, nel caso che non siete contrari. Dunque abbiamo fatto cinque giorni di sciopero. Una cosa molto pesante per chi è sotto contratto in questi giorni, però finalmente, dopo tanti anni, siamo riusciti a fare forza. Gli stiamo facendo un mucchio di danni e questa volta il padrone (e tutti i sottopadroni, che ne sono tanti) non potranno fare finta di niente, non potranno trattarci ancora una volta come minorati. Purtroppo lo sciopero, quello a oltranza, l’unico sciopero che vale qualcosa, costa tanto e non solo in termini di soldi (pensate a chi questo mese, mono reddito e magari con figli, ci ha sacrificato 300 e passa euro).
Ho letto qualche giorno fa il vostro articolo, l’aria che tira e ho provato  a pensare a quello che voi dite che manca la coscienza di classe. Allora vi scrivo queste righe, che per noi, penso in questo memento sono importanti per far sapere certe cose. Soprattutto di quale è la posta in palio di questa lotta. Continued…

Posted in critica radicale.

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Solo a chi obbedisce

Volantino distribuito in questi giorni per le strade, nei bar, nei mercati di Giulianova dopo gli sfratti e gli sgomberi in alcune case della città e dopo l’istituzione, da parte della giunta comunale di un “fondo di solidarietà”.

solo a chi obbedisce

Posted in casa del popolo, volantini e manifesti.


Il partito dei padroni

Durante la notte vengono imbrattati i muri e la targa della sede provinciale del Partito democratico di Teramo. Sui muri si legge: “P.D. Siete il partito dei padroni!” e “Giù le mani dagli operai!” e la targa del partito viene ricoperta di vernice rossa.

pd teramo 2

 

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Zad partout: la lotta contro la diga nel Tarn (Francia)

questimmagineDa un lato, un progetto scellerato per l’ambiente, un modello di società devastante, la convergenza di interessi tra politici locali e imprese; dall’altro lato, comitati ambientalisti, azioni di reistenza non violenta, barricate e scontri. In vista della manifestazione di sabato scorso (25 ottobre 2014) ci siamo fatti illustrare l’esperienza della Zad del Testet che, a suo modo, presenta i vari elementi di numerose lotte popolari dell’oggi.
Mentre stavamo preparando il presente contributo, abbiamo ricevuto la notizia che, durante gli scontri di sabato, è stato ucciso Remi, un compagno di ventun anni. Al momento sono in corso numerose iniziative di solidarietà.

Per maggiori informazioni: tantquilyauradesbouilles.wordpress.com

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