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Un altro “avviso orale” e un “definitivo”

Non abbiamo finito di dire della perquisizione di ieri a casa di un compagno, che oggi, ad un altro compagno è stato notificato “l’avviso orale” e un “definitivo” di un paio di mesi, per due inosservanze del foglio di via, divenuto esecutivo avendo, il compagno, esaurita la condizionale.
Quindi continua la strategia repressiva della Questura teramana che sta martellando, quasi quotidianamente a sto punto, compagni e compagne. Era infatti di soli dieci giorni fa la notifica dell’avviso orale ad un altro compagno, a cui, vanno ad aggiungersi le denunce ed i fogli di via, da Teramo e Giulianova principalmente (ma anche da Sulmona, per la lotta No Snam), per descrivere il quadro minuzioso con cui la questura sta cercando di bloccare in tutti i modi compagni e compagne.
Per quest’ultimo “avviso orale” contro un compagno, le motivazioni sono sempre le stesse. Una marea di precedenti (poco importa per loro se siano penali o di polizia, e quindi gran parte finiti in fuffa) e l’ultimo anno d’iniziative, con presidi al carcere di Teramo e L’Aquila, corteo a Sulmona per la lotta No Snam ed a Giulianova per il Campetto Occupato.
Nella descrizione delle specifiche giudiziarie potremmo andare avanti, ma quel poco detto ci basta per capire quale sia il piano di lorsignori: mettere a tacere, in ogni modo, chi sul territorio da anni porta avanti le lotte. E dobbiamo raccontarlo, non per chissà quale vittimismo, ma per ragionare su come la Repressione si muove, per essere in grado di difendersi ed essere in grado di contrattacare.
Ma, in ogni caso, se questo è il tentativo di lorsignori, mettere a tacere gli individui riottosi a questo stato di cose e le lotte portate avanti, come sempre gli si ritorcerà contro. Perché se la morsa repressiva stringe, aumenta la caparbietà, la convinzione e la determinazione di chi sta lottando. E da ciò, altre lotte ed altri ribelli convinti nel portare avanti la battaglia per la libertà e la giustizia sociale.

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