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ATTACCARE IL NEMICO E’ GIUSTO!

VOLANTINO DISTRIBUITO IL 4 GENNAIO A PESCARA
AL PRESIDIO IN SOLIDARIETÀ CON NICOLETTA DOSIO

ATTACCARE IL NEMICO E’ GIUSTO!

Il 30 dicembre Nicoletta Dosio viene arrestata e portata in carcere a Torino.
Al suo arresto si alzano voci di protesta, sia in Val di Susa, che in tutta Italia.
Viene portata in galera perché condannata ad un anno di reclusione per un’azione del 2012 in Val di Susa, in cui il Movimento No Tav, per protestare contro le autostrade, alzò le sbarre dei caselli, facendo uscire gratuitamente gli automobilisti.
Con Nicoletta sono stati condannati anche altri compagni, ma Nicoletta ha scelto di non scendere a compromessi con lo Stato e la sua giustizia. Infatti avrebbe potuto “beneficiare” di misure alternative al carcere, ma ha scelto di non essere la carceriera di se stessa e di non fare della propria casa una prigione.
Una scelta di coraggio e dignità. Una scelta che ha un valore incredibile in quest’epoca di sottomissione al Potere o alla giustizia dello Stato.
Il coraggio di Nicoletta, la dignità della sua lotta ci parla a tutti e tutte.
Ci dice che ovunque bisogna opporsi alla sopraffazione ed alla devastazione del territorio, ma con i modi ed i mezzi che noi possediamo: quelli delle lotte organizzate dal basso.
La dignità di Nicoletta ci parla anche di azioni, di attacchi, di giorno e di notte, alla luce del sole o nel buio contro il nemico.
E parla a tutti i territori.
Anche dove viviamo.
Ad esempio è stata condannata per un’azione contro le autostrade che, proprio nel nostro territorio in questo periodo sono nell’occhio del ciclone, per quello che ci stan facendo passare.
E l’azione di cui è accusata Nicoletta, con altri/e, ci dà un’indicazione di quel che si può fare. Ma non solo.
Negli anni infatti tante sono state le mobilitazioni, le proteste, le azioni contro chi ci devatsa le vite ed i territori. Basti pensare ai laboratori del Gran Sasso, agli elettrodotti, alla petrolizzazione della costa, o alla paventata centrale Snam.
Negli anni, anche nel nostro territorio, vi sono stati degli arresti, per azioni contro chi voleva devastarci.
In ultimo, in ordine di tempo, due compagni sono sotto processo a Sulmona per il corteo dello scorso anno nella città ovidiana contro Snam. Accusati di due scritte e di aver reagito alla violenza poliziesca a fine corteo. Oltre il processo, ai due, già era stato dato il foglio di via per tre anni.
Questo per dire che il nemico non ci fa sconti, da nessuna parte.
E che non dobbiamo più fare l’errore, come fatto sempre più spesso, di delegare le nostre lotte ai tribunali. La giustizia è qualcosa che dobbiamo costruire e rivendicare con i nostri percorsi di lotta.
Come Nicoletta, con le sue scelte, il suo coraggio, la sua dignità, ci sta dimostrando.

NICOLETTA LIBERA! TUTTE/I LIBERE/I

Ribelli/e… per natura

Posted in repressione, volantini e manifesti.


Un saluto solidale ai detenuti di Pescara

Il carcere di Pescara, da mesi, è al centro delle cronache locali per quel che avviene al suo interno.
Proteste, risse, scontri con le guardie, suppellettili incendiate in segno di protesta. Il sovraffollamento all’interno è su numeri inauditi: ci sono oltre quattrocento detenuti, a fronte di circa 270 “previsti”.
Purtoppo le cronache che escono dal carcere, vengono fuori dalla voce dei secondini, tramite i loro rapprsentanti, che poi vengono diffuse da comunicati stampa che tutti riprendono.
Ma come vanno le cose all’interno del carcere è ben difficile saperlo, se non immaginarlo. Se non dalla voce stessa dei detenuti.
Per questo, venerdì sera, 20 dicembre, dei solidali sono andati fuori le mura del carcere pescarese a portare solidarietà ai reclusi. Proprio il giorno i cui le cronache locali riportovano delle nuove tensioni all’interno della prigione.
Proprio in un periodo, quello festivo, che la reclusione si fa maggiormente sentire per chi è detenuto.
E’ stato affisso uno striscione di solidarietà ai detenuti, sparati fuochi d’artificio ed accese diverse torce che hanno attirato, non poco, l’attenzione dei passanti in macchina, dal momento che la struttura pescarese si trova in centro città.
A grida di libertà dei solidali, i detenuti hanno risposto con altrettante grida di ringraziamenti e “Grandi ragazzi!”.
Quindi vi è stata una grande comunicazione tra dentro e fuori quelle mura infami, e per un po’ sono stati riscaldati il cuore e gli animi di chi vive in una cella, costretti a continue vessazioni ed alla narrazione mediatica che descrive le guardie sempre come povere vittime.
Per un po’, per un breve momento nel periodo pre natalizio, questo isolamento è stato rotto e, con esso, la narrazione attorno al carcere pescarese.

Posted in anticarceraria.


Un’altra perquisizione

Stamattina, alle prime luci del giorno, cinque agenti della Questura di Teramo ha fanno una nuova perquisizione a casa di un compagno nel capoluogo aprutino. Senza un mandato, ma con il 41 tulps che gli permette di entrare e perquisire a piacimento. Dopo una mezz’ora ed aver rovistato in casa del compagno, gli sgherri sono andati via, lasciando un foglio con l’esito negativo della perquisizione. I soliti metodi spiccioli che usano per intimorire, che ci ricordano come si muove, ogni giorno, lo Stato democratico.

Posted in repressione.


Presentazione: “Sbirri!”

22.12.19 ore 18:00
Presentazione libro “Sbrirri!” di Marco Sommariva
con l’editore della casa editrice “More nocturne Books”
A seguire cena e Dj set

“Sbirri! raccoglie frasi di scrittori di tutto il mondo, pubblicate negli ultimi centosettant’anni ed aventi come oggetto le forze dell’ordine, dalla jugendpolizei citata da Anna Frank nel suo Diario, ai poliziotti ausiliari di Patrick Modiano, dai carabinieri di Beppe Fenoglio, ai carabineros di Roberto Bolano, dalla policia di Jim Shepard, ai gendarmi di Carlo Collodi, dagli sbirri di Jean Patrick Manchette, a quelli di Paco Ignacio Taibo II. Ne scaturisce un quadro a tinte fosche, molto differente da quanto ci raccontano da lustri fiction televisive e notiziari accuratamente telecomandati; a dipingere questa tela oscura sono autori come Camus, Chatwin, Conrad, Kafka, Kipling, London, Orwell, Remarque, Simenon, Steinbeck, Yourcenar, Zola, solo per citarne alcuni fra gli oltre cento presenti. Insieme ai fini di critica, discussione e ricerca, questa raccolta di citazioni vuole portare alla luce stralci di Storia troppo spesso dimenticati, e lucide e alternative osservazioni di autori capaci di preannunciare con largo anticipo a quale catastrofe sociale stavamo andando incontro.”

Campetto Occupato
Via dello Splendore – Giulianova

Posted in Campetto Occupato, repressione.


DASPO URBANO

DASPO URBANO
Cosa prevede – A chi può essere applicato
Da quali politiche scaturisce – Come contrastarlo

Con Osservatorio Repressione tratteremo questi temi ed entreremo nel merito delle questioni.
DOMENICA 15 DICEMBRE ore 18:00
a seguire Cena e Dj set

Campetto Occupato
via dello Splendore – Giulianova

Posted in Campetto Occupato, repressione.


Ancora in Tribunale

Il prossimo 18 dicembre inizierà un nuovo processo a Teramo contro due compagni. L’ennesimo.
Questo riguarda uno dei presidi di solidarietà fuori il tribunale teramano, per udienze (in cui era imputato anche Paska) per la contestazione alla banda della polizia a Giulianova.
In uno di quei presidi all’esterno del tribunale, che erano tali solo perché le guardie hanno impedito ogni volta di poter entrare in tribunale a salutare un nostro compagno tutt’ora recluso, vi è stato un po’ di parapiglia con la celere.
Raccontata quella giornata in un nostro articolo ed ingigantita dai mezzi di comunicazione che, come ben noto, speculano su tali episodi.
Quel processo poi, si è concluso con l’assoluzione dei due compagni, ed ora quindi se ne apre un altro per quel che è avvenuto lì fuori. Tra l’altro, proprio per quella giornata, già furono dati diversi fogli di via da Teramo.
Il procedimento quindi che inizierà il prossimo 18 dicembre, vede alla sbarra due compagni, per i reati di oltraggio e resistenza, per una giornata di provocazioni sbirresche ed assurdi corpo a corpo ingaggiati dalla celere, e pompata dai pennivendoli al servizio dell’oppressore.

Posted in repressione.


Condanne per la contestazione a Minniti al Fla

In questi giorni sono arrivati dei decreti penali di condanna per la contestazione a Minniti dello scorso anno al Fla di Pescara.
Il decreto penale è un procedimento speciale con cui si salta sia l’udienza preliminare sia il dibattimento. E’ disposto dal giudice su richiesta del pubblico ministero quando quest’ultimo ritenga che possa essere applicata esclusivamente una pena pecuniaria anche se in sostituzione di pena detentiva. Contro di esso, poi si può far opposizione e ciò prevede diverse variabili che non è interesse spiegare qui.
Quel che invece interessa sottolineare, è come l’uso del decreto penale sia sempre più frequente da parte delle Procure che in tal modo ottengono condanne con celerità.
Nel caso specifico della contestazione a Minniti, le condanne sono per otto compagni/e, a 15 giorni di reclusione ciascuno, commutati in pena pecuniaria di circa 1700 euri a testa.
Per tutti/e pena sospesa, tranne per un compagno (non potendo più “beneficiare” della sospensione della pena) essa diventa esecutiva.
Ai/lle compagni/e viene contestato il fatto di essere andati fuori lo spazio MATTA, con uno striscione che recitava “MINNITI, SALVINI, FACCE DIVERSE STESSI AGUZZINI”, aver acceso un fumogeno ed aver intonato cori contro MINNITI, SALVINI e la Digos, nonostante, dicono, le “forze dell’ordine li abbiano diffidati a desistere dalla manifestazione di cui non avevano dato avviso”.
Le considerazioni al riguardo sono abbastanza scontate.
Soprattutto in relazione a chi, come in questo caso Minniti, si è posto come apripista delle politiche autoritarie e repressive che molti lamentano con l’avvento poi di Salvini.
Si sa bene, quindi, le politiche statali che direzione hanno al riguardo e che attenzione danno, come in questo caso, ad una semplice contestazione.
Con sbirri e procura diligenti nell’emanare condanne nei confronti di chi, ancora oggi, scende nelle strade per contrastare, o cercare di farlo, i nostri aguzzini.
E mentre chi lotta, ancora oggi, rischiando sulla propria pelle, è nel giusto ed è da sprone per tutti gli altri, chi reprime, come in questo caso, rincorrendo condanne, è nel ridicolo e merita lo scherno.
Oltre che l’odio!

Posted in repressione.


Processo per l’azione contro la Lega

E’ stata fissata per il prossimo 11 febbraio, al tribunale di Teramo, l’udienza contro un compagno per l’azione contro un banchetto della Lega a Giulianova, l’estate scorsa. Per tale episodio vi era stata anche una perquisizione a casa di un compagno.
Da principio erano stati notificati fogli di inizio indagine anche ad altri/e ma, a quanto pare, la notifica del processo solo ad un compagno. Perchè, si legge nelle carte, “in concorso con altre persone non ancora identificate, in luogo pubblico durante una manifestazione leghista, li minacciavano e deterioravano il banchetto, la bacheca e il gazebo, prendendoli a calci e rovesciando tutto a terra”.
Ovviamente, non sappiamo chi sia stato a fare questa azione e, sinceramente, non ci interessa neanche saperlo.
Quel che però sappiamo per certo, come ribadito in altre occasioni, è che chiunque sia stato ha fatto bene!
Perchè all’avanzata reazionaria e repressiva si risponde anche e soprattutto così e tali azioni, non solo ci rincuorano, ma danno delle indicazioni a tutti gli uomini e le donne di buon cuore che non sopportano più certe politiche infami. E chi andrà a processo per tali azioni, ci andrà a testa alta, convinto delle sue idee, dei suoi principi di solidarietà, lealtà ed odio contro le gerarchie.
Per questo, se i nostri compagni indagati sono innocenti, va tutta la nostra solidaretà.
Ma se sono colpevoli, la nostra solidarietà va ancor di più!
La nostra solidarietà e complicità.

Posted in antifascismo, repressione.


STATO ASSASSINO

DICEMBRE 1969:
STRAGE DI STATO, ASSASSINIO DI PINELLI
Per conoscere il passato ed il presente, per combattere un nemico che è sempre lo stesso.
Incontro con Pasquale Lello Valitutti, a partire da quel che avvenne nella Questura di Milano nel dicembre ’69, in cui Lello era presente, e poi le lotte negli anni successivi ed arrivare all’oggi.
A cinquant’anni di distanza i compagni e le compagne non dimenticano!

DOMENICA 1 DICEMBRE ORE
INCONTRO CON PASQUALE VALITUTTI
ore 20:00 CENA
A seguire dibattito
CAMPETTO OCCUPATO – Via dello Splendore, Giulianova

 

Posted in anarchismo, Campetto Occupato.


Cosa sta avvenendo in Rojava?

COSA STA AVVENENDO NEL ROJAVA?
Dibattito sulla situazione Kurda.
Dall’offensiva turca dello scorso mese, i riflettori sulla situazione kurda, nella Siria del nord, sembrano essersi abbassati.
In realtà l’opera omicida ed infame di Erdogan e dell’esercito turco continua, con tutto ciò che questo vuol dire e ciò che comporta come conseguenze in quei territori.
Ne parleremo con compagni/e che sono o sono stati sul campo e conoscono molto bene la situazione attuale ed il progetto di autogoverno che è in atto, nella Siria del nord, da parte dei Kurdi.

Ore 20:00 Cena
A seguire dibattito con
– GABAR – combattente Ypg
– EZEL ALCU – collaboratrice di Uiki (Ufficio informazioni Kurdistan in Italia)

Posted in Campetto Occupato, qui è altrove.